Ewo illumina il nuovo ponte di Bordeaux

Economia. L’azienda altoatesina ewo, specialista in soluzioni innovative per l’illuminazione esterna con sede a Cortaccia, ha sviluppato un innovativo sistema lineare per l’illuminazione della carreggiata del nuovo ponte Simone-Veil sul fiume Garonna a Bordeaux privo di abbagliamento, senza l’uso di pali, da un’altezza di soli 40 cm. Si tratta di un sistema con requisiti di illuminazione insoliti, un concetto destinato a diventare un punto di riferimento, motivo per cui ewo ha ulteriormente sviluppato i sistemi di illuminazione personalizzati per Bordeaux nella nuova serie di prodotti RAZER.
Rem Koolhaas, fondatore e partner dello studio internazionale Office for Metropolitan Architecture (OMA) con sede a Rotterdam, è noto per mettere in discussione in modo radicale i metodi tradizionali di pensare e costruire. Per Bordeaux, lui e il suo team hanno realizzato un approccio non convenzionale per collegare le due rive della Garonna, a sud della metropoli: un ponte che crea spazio urbano multifunzionale, piuttosto che un’opera iconica di architettura. Inaugurato a luglio 2024, il Ponte Simone-Veil è in realtà una struttura semplice e insolitamente ampia, con una campata di 44 metri in cemento precompresso. Leggermente arcuato, funge da piazza pubblica e collega il sobborgo industriale di Bègles, a ovest, con Floirac, a est.
Solo a un’osservazione più attenta si capisce cosa rende cosi insolita l’apparenza di questa costruzione: l’assenza di una struttura espressiva di ponte verticale con piloni. Questo ha portato a una richiesta insolita per il concetto di illuminazione della carreggiata: l’assenza totale di alti pali, normalmente necessari per i corpi illuminati. Gli architetti hanno incaricato lo studio di lighting design Les Éclaireurs, con sede a Lione, della pianificazione dettagliata e dell’implementazione, in particolare per l’illuminazione conforme alle normative e priva di abbagliamento delle quattro corsie e delle due corsie dedicate agli autobus. Ed è qui che entra in gioco ewo che in sole due settimane e mezzo, ha fornito all’ufficio di progettazione un nuovo set di dati digitali per la distribuzione della luce, che i lighting designer hanno utilizzato per validare il loro concetto di illuminazione tramite simulazione. In meno di sei settimane, i prototipi specifici del progetto sono stati consegnati al cantiere per i test. Durante il processo di campionatura a più fasi, i proiettori ewo hanno prevalso su quelli dei concorrenti, distinguendosi in criteri come uniformità, assenza di abbagliamento e CoA (color over angle). Questo sviluppo specifico ha gettato le basi per la nuova serie ewo RAZER. Dopo la decisione favorevole a ewo, i proiettori sono stati sviluppati in tempi record per produrre i circa 490 apparecchi necessari entro i termini previsti. “Le richieste tecnologiche per questo progetto erano enormi”, ricorda Hannes Wohlgemuth, CEO di ewo, “ma grazie alla nostra esperienza e all’expertise del nostro reparto di sviluppo ottico a Monaco, siamo riusciti a sviluppare una nuova ottica speciale in un tempo estremamente ridotto, che rispettava anche i requisiti normativi locali per l’illuminazione stradale”.

Immagine in apertura: Pont Simone Veil Bordeaux. Foto courtesy Xavier Boymond

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