Ex Telefoni di Stato, via libera alla riqualificazione: sarà la futura casa della cultura italiana
La Giunta provinciale, su delibera dell’assessore all’edilizia e servizio tecnico, Massimo Bessone, ha approvato il programma planivolumetrico relativo al risanamento dell’edificio ex Telefoni di Stato in Corso Italia 34 a Bolzano. La ristrutturazione dell’opera è contenuta nel documento di programmazione economica e finanziaria della Provincia. Con l’approvazione del programma planivolumetrico si potrà dare avvio alla fase progettuale dell’opera a cui seguirà la fase di esecuzione dei lavori che termineranno presumibilmente nell’anno 2027. I costi per il risanamento della struttura ammontano a circa 9,6 milioni di euro che la Provincia può stanziare in un triennio.
“Ho voluto fortemente trovare i fondi e dare il via all’iter progettuale che porterà alla ristrutturazione dell’edificio ‘ex telefoni di Stato’ perché a Bolzano c’è un enorme bisogno di spazi per le associazioni e di luoghi ove i ragazzi possano lavorare assieme, creando start up e nuove forme di scambi generazionali. Ritengo altresì importante dare nuova vita all’edificio in Corso Italia 34 e contribuire così a valorizzare ancora di più la situazione del quartiere che lo ospita.” dichiara l’assessore Bessone.
Nella palazzina vengono ricavati spazi per laboratori attrezzati, per corsi, seminari, infopoint e workshop aperti anche alla cittadinanza e per le associazioni. Inoltre, verranno messe a disposizione aree di coworking che permettono di condividere luoghi per il lavoro sviluppando così nuove ed innovative forme di lavoro. All’interno dell’edificio verrà predisposta anche una caffetteria con punto di ristoro e relax aperta alla cittadinanza. La ristrutturazione dell’immobile permette sia di creare nuovi spazi aperti al pubblico, fornendo un contributo alla coesione sociale, sia di accrescere competenze digitali ed ambientali, nonché di rafforzare la dimensione internazionale della formazione.
Nuova casa della cultura italiana
“L’avvio del progetto di risanamento presso l’ex palazzo Telefoni di Stato rappresenta il primo tassello della futura casa della cultura italiana – sottolinea l’assessore alla cultura italiana Giuliano Vettorato – grazie alla presenza di DRIN, lo spazio aperto per i giovani che si trova all’ingresso del palazzo ed alla collaborazione con il collega Massimo Bessone, abbiamo trasformato questo luogo di co-working in una location dove i giovani possono sfruttare la loro vivacità e le loro idee. Il palazzo diventerà un nuovo modello di sviluppo culturale, garantendo alle associazioni di lingua italiana che non hanno sede o a quelle che cercano un luogo di co-progettazione, di sfruttare i nuovi locali di nuova generazione per fare rete, nell’ottica di una progettualità comune”.