Raccontare una comunità, oltre il fascismo: la mostra "Sisto Sisti, Microcosmo Sinigo" a Foto Forum

Bolzano. C’è il racconto del lavoro e della fabbrica, ma anche la vita del borgo e dei suoi abitanti nella mostra “Sisto Sisti. Microcosmo Sinigo” visibile al Foto Forum di Bolzano fino prossimo 28 settembre (ingresso libero). L’esposizione è organizzata per il centenario della costruzione del grande polo chimico della Montecatini e dell’annesso villaggio aziendale nel settembre 1924 presso Merano. Per l’occasione il team curatoriale del progetto, composto da Elisa Cappellari, Sabine Gamper e Stefano Riba, ha selezionato oltre 500 immagini tra le otre 13mila del vastissimo archivio di Sisto Sisti (1906-1981), impiegato dello stabilimento e fotografo autodidatta, che per anni ha documentato, con le sue immagini bianco e nero, le vite di migliaia di lavoratori e lavoratrici e delle loro famiglie in luoghi che prima non esistevano.
La Montecatini nacque, infatti, nel 1924 alla foce del torrente che da il nome al paese a sud di Merano, che all’epoca era un’area rurale e paludosa. L’ubicazione venne scelta per la disponibilità di grandi quantità di energia elettrica, offerte dalle vicine centrali idroelettriche, e per rispondere alla volontà politica di portare migliaia di italiane e italiani in Alto Adige, attuando la cosiddetta “bonifica umana”. “L’impianto seguiva, inoltre, l’imperativo fascista di autarchia. La nazione doveva essere autosufficiente e, proprio per aumentare la produzione interna diminuendo le importazioni alimentari estere, negli anni Venti si avviò la produzione intensiva di fertilizzanti chimici azotati. Erano proprio questi a essere prodotti a Sinigo” spiegano gli organizzatori del progetto.

Veduta della mostra “Sisto Sisti. Microcosmo Sinigo” al Foto Forum, Bolzano, 2024. Foto Elisa Cappellari

Il villaggio Montecatini, successivamente chiamato Borgo Vittoria, ospitava le famiglie dei dipendenti ed era anch’esso improntato all’autosufficienza: al suo interno c’erano la scuola, l’ambulatorio medico, lo spaccio alimentare, le sale comuni, gli orti, il campo sportivo. Le attività extra lavorative erano poi pianificate dal Dopolavoro aziendale che organizzava gite, manifestazioni sportive, corsi, concerti,
proiezioni, adunate. Ed è proprio su questi momenti che lo sguardo di Sisti si è posato, lasciandoci un intenso spaccato di vita dell’epoca in cui fascismo è un’apparizione marginale, mentre al centro dell’attenzione rimane la vita comunitaria, come ricordano anche  le figlie Gianna e Silvana, in un‘intervista realizzata nel 2002 dalla giornalista Elisabeth Baumgartner: “Era una persona molto curiosa, sempre con la macchina fotografica al collo: al lavoro, a casa, fuori casa. Inoltre, realizzava i ritratti di amici, colleghi. Anche quelli dei contadini e delle contadine dei dintorni che in cambio gli davano frutta, verdura, uova, fiaschi di vino. Era socialista, mal tollerava le uniformi e portava sempre – anche in fabbrica – la camicia bianca, ma era amico di tutti perché aveva un grande senso di comunità”.

Un’immagine di Sisto Sisti presentata nella mostra a Foto Forum. Credits: Fototeca dell’Archivio provinciale di Bolzano

Oltre alla mostra Foto Forum propone, il 24 settembre alle ore 18 presso Palazzo Rottenbuch, in via Armando Diaz 8 a Bolzano, l’incontro di approfondimento con Andrea Di Michele, professore di Storia contemporanea alla Libera Università di Bolzano. Di Michele si occupa di storia delle regioni di confine, di fascismo e di Italia repubblicana. Durante la stessa serata verrà proiettato il video d’artista Plant Plant di Katrin Hornek, realizzato nel 2021 per ar/ge kunst e BAU, istituto per l’arte contemporanea e l’ecologia, a finalizzazione della ricerca durata un anno proprio sulla Montecatini di Sinigo. L’evento è realizzato in collaborazione con la Fototeca dell‘Archivio provinciale di Bolzano.

Immagine in apertura: Sisto Sisti. Microcosmo Sinigo, veduta della mostra a Foto Forum, Bolzano, 2024.
Credits: Fototeca dell’Archivio provinciale di Bolzano

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