Una moda più equa e sostenibile è possibile. Dall'11 aprile torna il festival Fashion For Future a Bolzano

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Bolzano. Una moda più equa, sostenibile e consapevole è possibile. E’ questo il messaggio del festival Fashion For Future 2025, che si terrà dall’11 al 16 aprile prossimo in Bolzano  con un fitto programma di incontri, momenti di riflessione, ma anche una mostra e uno Swap Party sul Talvera.  L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è parte del movimento globale Fashion Revolution, che lotta per un’industria
della moda giusta e trasparente e vede unite le sinergie di diverse realtà e persone impegnate da anni sulle tematiche della moda sostenibili quali la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, la blogger di slow fashion Susanne Barta, l’organizzazione OEW – Organizzazione per Un mondo solidale e la rete delle Botteghe del Mondo dell’Alto Adige. Il messaggio è chiaro: “La fast fashion distrugge vite, ambiente e futuro. È tempo di cambiare rotta” spiegano le organizzatrici e gli organizzatori del festival, e continuano “Il prezzo di una t-shirt spesso nasconde i veri costi: la salute e la sicurezza delle operaie tessili in Bangladesh, dei coltivatori di cotone in India o dei lavoratori in Vietnam. Dopo il tragico crollo della fabbrica Rana Plaza nel 2013, è diventato evidente che l’industria della moda necessita di una rivoluzione. Ma invece di migliorare, la situazione peggiora: i conflitti commerciali alterano le catene di fornitura globali, destabilizzando mercati già fragili. Un capo d’abbigliamento passa per circa 172 mani prima di arrivare al consumatore. Ancora oggi, gran parte della produzione non è automatizzata, ma svolta da persone in condizioni spesso precarie, senza tutele sociali”. Anche nel “ricco” Alto Adige la situazione non è rosea:  il mercato dell’usato è in crisi, anche e i vestiti donati – spesso capi di fast fashion di scarsa qualità – sono difficilmente rivendibili (ne abbiamo parlato qui e in una recente intervista a Susanne Barta).  “Il mercato è saturo. La nuova moda usa e getta dalla Cina e dalla Turchia ha soppiantato l’abbigliamento di seconda mano. I capi in poliestere della fast fashion spesso non resistono a più di tre lavaggi e finiscono tra i rifiuti. Quello che doveva essere un ciclo – indossare, donare, riutilizzare – è diventato un vicolo cieco” spiegano dal Festival Fashion for Future, che comunque vuole lanciare anche un messaggio di speranza e coraggio. “È un invito all’azione, un’occasione per scoprire alternative e abbracciare il cambiamento con entusiasmo” sottilineano le organizzatrici.

Fashion For Future 2025: il programma.

Il cuore della manifestazione è la mostra HANDMADE, che verrà inaugurata venerdì 11 aprile alle ore 18:00 nell’atrio della biblioteca dell’università. L’esposizione raccoglie opere di giovani designer da tutto il mondo e svela le storie e le condizioni dietro ai loro capi. Aart van Bezooijen, professore di Material Driven Design, commenta: «Durante il festival, l’università di Bolzano si trasformerà in un laboratorio aperto per il design sostenibile. Invitiamo tutti a ripensare i materiali e a immaginare un futuro tessile locale». Tra i momenti salienti: l’installazione interattiva Textile Tours, che rende visibili le catene di fornitura globali, e il Slow Fashion Walk & Talk, una passeggiata per Bolzano alla scoperta di atelier e brand sostenibili. «Questi percorsi portano nei luoghi del cambiamento», spiega Susanne Barta, moderatrice del festival. «E mettono le persone in dialogo, generando ispirazione».
Domenica 13 aprile , il Swap Party con brunch nei Prati del Talvera invita a scambiare anziché comprare. Workshop affronteranno le continuità coloniali nell’industria tessile, mentre progetti di upcycling locali mostreranno come trasformare rifiuti tessili in oggetti di design. Nei talk con Godfrey Katende (Fashion Revolution Uganda) e Lavinia Muth (consulente e attivista per la moda sostenibile) si parlerà di economia etica nel Sud globale. Un Poetry Glam (Slam) e conversazioni con Dagmar Gruber, Arianna Moroder (Lottozero) ed Eva van Gelder (Pezzi di Perla) daranno nuovi impulsi creativi per una moda equa. Gran finale con Martina Gleissenebner-Teskey – finalista di “Germany’s Next Topmodel 2022”, modella, coach e attivista per la Future Fashion – che presenterà il suo nuovo progetto walk4future.
Il programma completo del festival è visibile qui.

Cat.Lo.

Immagine in apertura: da sinistra: Aart van Bezooijen (professore di Material Driven Design presso la Libera Università di Bolzano), Brigitte Gritsch (coordinatrice delle Botteghe del Mondo dell’Alto Adige), Susanne Barta (giornalista e blogger di slow fashion), Verena Dariz (OEW–Organizzazione per Un Mondo Solidale, responsabile “Consumo consapevole”).
Foto courtesy festival Fashion For Future 2024

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