Festival Studentesco, l'Artist Club ci vuole provare: «Ma servono regole certe per gli eventi dal vivo»
Quella che sarebbe dovuta terminare lo scorso aprile con l’alzata della coppa da parte della scuola vincitrice, al termine della seconda serata moderna al PalaResia, doveva essere l’edizione più importante della storia del Festival Studentesco. La manifestazione organizzata dall’Artist Club – la più longeva del suo genere in Italia – e rivolta a tutti i ragazzi delle scuole superiori della Provincia di Bolzano, era pronta a festeggiare in grande stile la sua edizione numero 50, con l’approdo sul palco dei vecchi studenti pronti a dare il loro contributo alle scuole in gara. Un intento riuscito purtroppo solo a metà: dopo la serata di apertura dello scorso febbraio svoltasi a NOI Techpark, lo scoppio dell’emergenza sanitaria dovuta a Covid-19 aveva prima costretto l’organizzazione a rimandare le date delle serate classiche e moderne, salvo poi annullare la manifestazione poco prima che l’Italia intera entrasse in lockdown.
Con l’inizio del nuovo anno scolastico – ripartito in Alto Adige il 7 settembre – l’Artist Club ha deciso di sedersi al tavolo nella speranza di riuscire a trovare il percorso migliore per regalare agli studenti una nuova edizione del Festival, la “50uno”. L’obiettivo sarà, se possibile, dare una valvola di sfogo positiva ai ragazzi dopo i mesi di quarantena forzata e di lontananza dai banchi di scuola. Vista però l’incertezza che accomuna il settore degli eventi dal vivo, l’Artist Club non presenterà come di consueto la nuova edizione del Festival e il relativo regolamento a settembre, riservandosi ancora del tempo per valutare l’evolversi della situazione e poter agire di conseguenza.
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«Sappiamo che in questo periodo è impensabile poter svolgere il Festival Studentesco nelle stesse modalità degli anni passati, davanti a centinaia di persone a stretto contatto l’una con l’altra. Siamo però anche consapevoli che il mancato svolgimento della nuova edizione recherebbe un grande dispiacere soprattutto ai ragazzi, che oggi più che mai hanno voglia di ritornare alla normalità, mettendosi in gioco, tornando a socializzare e provando sulla loro pelle le emozioni che questa manifestazione sa regalare – spiega Elisa Weiss, presidente dell’Artist Club -. Per questo stiamo cercando di capire se sia possibile ed eventualmente quale sia il modo migliore per adattare lo svolgimento della manifestazione alle misure anti-contagio. Per farlo però chiediamo anche una mano alle istituzioni e un dialogo aperto sul tema degli eventi dal vivo, indispensabili per fornire momenti di svago a ragazzi e adulti. Si tratta di un momento delicato e difficile per molte associazioni ed enti culturali, sappiamo che nessuno può dare risposte certe ma è indispensabile un confronto e uno sforzo comune per provare a ricominciare, la soluzione non può essere semplicemente fermare tutto».