Formazione specialistica dell'Alto Adige, modello per il Paese?
La carenza di personale medico che accomuna tutte le regioni italiane era un punto all’ordine del giorno della Commissione salute, riunitasi mercoledì 23 ottobre a Roma, nell’ambito dei lavori preliminari della Conferenza Stato-Regioni. A questo proposito l’assessore provinciale alla salute, Thomas Widmann, ha illustrato il modello di formazione specialistica adottato in Alto Adige. La formula recentemente introdotta da parte della sanità altoatesina è stata particolarmente apprezzata da parte della Commissione, che ha chiesto di poter ricevere ulteriore documentazione per approfondire il tema nella sua prossima riunione. Il modello provinciale, ispirato a quello austriaco, prevede per gli specializzandi la stipula di un vero e proprio contratto di lavoro a tempo determinato.
Formazione specialistica come modello per il resto d’Italia
“Si offre un inquadramento lavorativo che consente ai giovani medici di avere una stabilità contrattuale e retributiva per tutta la durata della formazione specialistica”, ha illustrato Widmann. Nel resto d’Italia la formazione specialistica viene retribuita con una borsa di studio e lo stipendio del periodo di praticantato è sensibilmente inferiore rispetto a quella a livello provinciale. “Il nostro modello formativo ed i suoi vantaggi sia per gli specializzandi che per le strutture sanitarie, che creano un rapporto di reciproca conoscenza e fiducia, è stato molto apprezzato dai colleghi. Sicuramente siamo riusciti a dare qualche spunto utile per le misure da sviluppare a livello nazionale” conclude l’assessore Widmann.