Controlli forze dell'ordine, Kompatscher: «Prima ammonire, poi sanzionare»
Le numerose disposizioni relative alle precauzioni per contenere il nuovo Coronavirus e la legge provinciale sulla ripartenza nella Fase 2 rappresentano una grande sfida anche per le forze dell’ordine in Alto Adige. I protocolli per svolgere controlli e verifiche sono stati al centro questa mattina di una videoconferenza del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza presso il Commissariato del Governo, alla quale hanno partecipato anche il Commissario del Governo Vito Cusumano e il presidente della Provincia Arno Kompatscher.
Il presidente della Provincia ha ringraziato le forze dell’ordine per la loro professionalità, pazienza e dedizione in una situazione eccezionale assolutamente difficile: “Sia nella prima fase acuta che nella graduale ripartenza, le forze dell’ordine hanno avuto e hanno tuttora il compito di vigilare sul rispetto della normativa vigente”. Nelle ultime settimane le forze dell’ordine hanno avuto il difficile compito di far rispettare regole che hanno fortemente limitato le libertà civili, soprattutto in una situazione giuridica in costante evoluzione a livello statale e nazionale. Il presidente ha espresso il suo apprezzamento per il fatto che, nonostante questa situazione difficile e tesa, nella stragrande maggioranza dei casi il compito è stato svolto in modo mirato e appropriato.
L’approccio: “Prima ammonire, poi sanzionare”
Ora è il momento di guardare avanti. L’approccio è quello di ammonire, spiegare e chiedere alle persone di attenersi alle regole, ha spiegato Kompatscher dopo l’incontro: “Solo in un secondo momento dovrebbe scattare una sanzione”. Per chiarire eventuali questioni relative all’interpretazione dei regolamenti nazionali sono stati istituiti due gruppi di lavoro. Un primo gruppo, composto dalla Segreteria generale della Provincia dell’Alto Adige e da rappresentanti del Commissariato del Governo, definirà già nei prossimi giorni, ad esempio, cosa si intende per “assembramenti” o a quali condizioni l’entrata e l’uscita dai confini nazionali possano avvenire senza obbligo di quarantena. D’altro canto, sarà istituito un tavolo permanente per chiarire le questioni relative all’attività economica. Un tavolo di lavoro permanente si occuperà invece di rispondere ai quesiti in materia economica.
Anche i giovani devono mostrarsi responsabili
Un’attenzione particolare sarà rivolta ai giovani. “In alcune zone le forze di polizia hanno notato che i giovani prendono le precauzioni con leggerezza” riferisce il presidente Kompatscher. Tra le altre cose, è in programma una campagna di sensibilizzazione. Il concetto di fondo rimarcato nella videoconferenza è uno: “La libertà è responsabilità. Non si tratta quindi di intimidire o vessare i cittadini, ma di prendere subito atto di questa responsabilità e, se necessario, di esigerla” ha sintetizzato Kompatscher.