L’innovazione di GeniAI per la gestione dei dati urbani: intervista a David Locatelli
Innovazione. Fondata nel 2024 a Bolzano, GeniAI si propone come una realtà promettente nel panorama delle startup italiane. La sua missione è chiara: semplificare la gestione e correlazione dei dati urbani per aziende e amministrazioni locali, utilizzando tecnologie avanzate di intelligenza artificiale e machine learning. La piattaforma di punta, Aivia, integra e analizza dati complessi provenienti da fonti eterogenee, rendendoli accessibili attraverso un’interfaccia intuitiva e un chatbot personalizzato.Per approfondire questi aspetti abbiamo intervistato David Locatelli, CEO di GeniAI e di Ithel, azienda che integra soluzioni basate su tecnologie di videosorveglianza, networking e di comunicazione audio. Attualmente la startup ha ricevuto importanti riconoscimenti, come la menzione di Top Digital Company per l’Innovazione nel premio CambiaMenti di CNA e la selezione tra le applicazioni innovative per il padiglione Italia al CES 2025 di Las Vegas, uno degli eventi più prestigiosi per la tecnologia a livello globale.
Come nasce l’idea di GeniAI?
L’idea per GeniAI nasce direttamente dal lavoro che svolgo con la mia azienda, specializzata in sistemi di videosorveglianza. Abbiamo notato come molti comuni in Alto Adige raccolgono o possono raccogliere una grande quantità di dati urbani, ma spesso mancano competenze e soluzioni software per elaborarli e sfruttarli a pieno. Di conseguenza, questi dati rimangono inutilizzati, vanificando il loro potenziale. GeniAI si pone l’obiettivo di risolvere questo problema, creando un sistema che non solo raccoglie dati da fonti diverse ma li mette in relazione, li analizza e li presenta in modo semplice e immediato. Grazie al supporto del NOI Techpark, stiamo sviluppando modelli di intelligenza artificiale sempre più avanzati, che combinano le tecnologie di OpenAI con algoritmi proprietari, offrendo soluzioni scalabili e personalizzabili.
Quali sono attualmente gli ambiti di applicazione del vostro prodotto?
Uno dei nostri primi focus è stata la gestione delle isole ecologiche, una sfida che interessa molte amministrazioni locali. Con l’uso di sensori e telecamere, monitoriamo in tempo reale lo stato delle isole, classificando i rifiuti abbandonati e stimandone la quantità. Il nostro sistema è in grado di fornire suggerimenti su interventi specifici, ottimizzando il lavoro degli operatori. Grazie al chatbot integrato, le informazioni sono facilmente accessibili: l’utente può interrogare il sistema con domande naturali e ottenere risposte precise, con un’interfaccia che si adatta al livello di competenza del singolo. Non solo: incrociando i dati ambientali, come traffico e condizioni meteo, il sistema può suggerire i percorsi più efficienti per la raccolta e il trasporto, contribuendo a una gestione più sostenibile ed economica delle risorse.
Perché avete scelto Bolzano come sede? Quali vantaggi offre il Trentino-Alto Adige per lo sviluppo di un’azienda tecnologica?
Bolzano rappresenta un luogo ideale per un’azienda tecnologica come la nostra. Grazie al NOI Techpark, abbiamo accesso a infrastrutture e supporto per lo sviluppo del nostro modello di intelligenza artificiale. Inoltre, la piattaforma OpenData Hub ci offre un’enorme quantità di dati che utilizziamo per testare e migliorare le nostre soluzioni. In questo territorio, abbiamo trovato un ambiente che favorisce la collaborazione tra startup e istituzioni, un fattore che ci ha permesso di trasformare rapidamente le idee in applicazioni pratiche.
Quali approcci e dataset utilizzate per addestrare i modelli di AiVia?
Inizialmente, abbiamo lavorato su un modello basato sulla computer vision e sull’analisi dei dati, un progetto rudimentale ma utile per validare la nostra idea. Ora siamo nella fase di sviluppo di un sistema proprietario più avanzato, che sarà disponibile nei primi mesi del prossimo anno. Collaboriamo con OpenAI per integrare i loro modelli all’interno del nostro sistema, personalizzandoli con algoritmi sviluppati internamente. Questo approccio ci consente di offrire una tecnologia robusta e facilmente adattabile alle esigenze delle amministrazioni locali e delle aziende.
Quali sono le prospettive di sviluppo di GeniAi nel prossimo futuro? A quali mercati vorreste rivolgervi?
Il nostro obiettivo principale è consolidare il rapporto con le amministrazioni pubbliche, concentrandoci in particolare sui piccoli comuni italiani, che rappresentano la maggior parte del territorio e spesso affrontano difficoltà nella gestione dei dati urbani. Un altro settore che ci interessa è quello montano, dove abbiamo già avviato esperimenti concreti. Ad esempio, abbiamo sviluppato applicazioni specifiche per comprensori sciistici in Italia, in Spagna e, più recentemente, in Azerbaigian. Durante i weekend, un comprensorio può trasformarsi in una vera e propria piccola città, con sfide urbane come la gestione del traffico, dei parcheggi e dell’afflusso di persone. Le nostre soluzioni consentono di ottimizzare questi processi, migliorando l’esperienza complessiva e riducendo gli sprechi. Inoltre, stiamo esplorando il mercato manifatturiero, dove l’ottimizzazione basata sui dati offre un enorme potenziale per aumentare l’efficienza e la competitività delle aziende.
Un’ultima domanda, come si prospetta l’applicazione e la diffusione dei modelli di intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale sta diventando indispensabile. Le aziende si trovano ad affrontare un turnover di personale sempre più frequente, formare in questo contesto le persone spesso diventa una attività dispendiosa e a volte inefficace. Con l’IA, molte funzioni o attività possono essere centralizzate semplificandone l’accesso e portando in poco tempo le informazioni a tutti i collaboratori, riducendo tempi e costi della formazione. Credo che questa tecnologia non sia solo un’opportunità, ma una necessità per rimanere competitivi in un mondo in rapido cambiamento.
Alberto Lolliri