Gentiloni e Kompatscher: «Collaboriamo con l'Austria per rendere inutili barriere al Brennero»
Collaborare con l’Austria sì, ma per «rendere inutile ogni tipo di barriere al Brennero». Questo il messaggio lanciato dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. L’Italia prova a tendere una mano all’Austria, ma tenendo ben fissi i paletti: il Brennero non si tocca. Incontrando i media dopo l’incontro privato di oggi, venerdì 6, a Bolzano, Kompatscher e Gentiloni hanno ribadito “l’importanza storica, economica e simbolica del confine del Brennero”, dicendosi inoltre “fiduciosi che l’operato del governo e la collaborazione fra l’Italia, l’Austria e tutti i paesi europei potrà portare ad una soluzione senza barriere”. Il Landeshauptmann, inoltre, ha sottolineato che “gli attuali flussi migratori non rendono necessarie misure di tipo straordinario”, e che “se si lavorerà assieme all’interno della cornice europea, sarà possibile garantire anche in futuro il rispetto dei principi di Schengen. Per questo motivo – ha aggiunto Arno Kompatscher – ogni Stato membro è chiamato a fare la sua parte per quanto riguarda sia la registrazione dei richiedenti asilo, sia il riparto all’interno del territorio”.
“Il messaggio che lanciamo – ha spiegato il Ministro degli esteri Paolo Gentiloni – è un messaggio di collaborazione fra Italia e Austria, una collaborazione che renderà irrealistico e inutile intensificare i controlli, tanto più in un luogo come quello del Brennero”. “Un confine – ha ricordato Kompatscher – che ha simboleggiato prima la divisione, e successivamente il superamento dei nazionalismi in un’ottica europea di unificazione e collaborazione transfrontaliera”. Restando in tema di Alto Adige, Gentiloni ha ricordato che “il lavoro degli ultimi decenni ha trasformato una zona di conflitto in una zona di dialogo e prosperità. L’autonomia altoatesina è un modello riconosciuto e apprezzato in tutta Europa, ed è una grande conquista storica”.
Parlando di flussi migratori, inoltre, il Ministro degli esteri ha ribadito che “l’Italia farà la sua parte, anche nella ricerca di un’intesa europea per stabilire un dialogo costruttivo con la Libia e i paesi del Nord-Africa. In questo modo – ha concluso Gentiloni – si potranno raggiungere degli accordi che sappiano garantire una soluzione stabile, civile e umana alla questione dei profughi senza rendere necessari interventi di emergenza che creano tensioni fra gli stessi paesi membri della UE”.
Kompatscher, prima di Gentiloni incontri con i rappresentanti dei settori economici
Intanto in mattinata Kompatscher aveva incontrato rappresentanti dei settori economici, raccogliendo la loro forte preoccupazione per un inasprimento dei controlli al Brennero. Parole sentite prima a Colle Isarco proprio dai rappresentanti politici e i commercianti del Brennero, poi a Bolzano in un incontro con gli esponenti locali del settore autotrasporti e del turismo. Nelle due occasioni si sono date anche delle cifre per fare il punto della situazione: nel 2014 oltre 2 milioni di mezzi pesanti hanno attraversato il Brennero, il valico più trafficato dell’arco alpino, mentre i costi per un’ora di attesa dei TIR al confine sono stimati in 60 euro, facile capire i gravi danni che comporterebbe una misura restrittiva. Inoltre gli ingorghi al collo di bottiglia del Brennero rappresenterebbero un pericolo per il flusso regolato di persone e merci.
«Sono quindi da evitare in ogni caso controlli di confine che possano ostacolare il traffico, con effetti negativi che ricadrebbero evidentemente non solo sull’Alto Adige ma anche sul Tirolo. Di questo dato di fatto tutti dovrebbero essere consapevoli» ha ribadito Kompatscher, che ha poi citato la recente raccomandazione della Commissione UE al Consiglio di permettere a cinque Paesi (Austria, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia) di estendere i controlli temporanei alle frontiere interne fino a sei mesi si riferisce solo a determinati confini ma escludendo dall’elenco il Brennero, confermando la sua situazione particolare che richiede invece un parere specifico dell’UE. “In tal modo si può guadagnare tempo prezioso per trovare una soluzione a livello europeo”, ha aggiunto il Presidente. L’ulteriore lasso di tempo potrebbe consentire anche all’Italia di gestire in modo efficiente le procedure dei richiedenti asilo nei vari hotspot. “La collaborazione fra Italia e Austria è decisiva e non perdo occasione nelle diverse sedi istituzionali per mediare e richiamare l’attenzione su una questione così delicata. La strada migliore per risolvere le sfide comuni è quella della diplomazia”, ha detto Kompatscher. A Colle Isarco si è concordato che la moderazione dei toni aiuterebbe la causa del Brennero e che non c’è alcun motivo per la manifestazione prevista domani, anche se la libertà di opinione è un diritto fondamentale.