Giornata della Memoria 2024: le iniziative a Bolzano
Sabato 27 gennaio è il “Giorno della Memoria” ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. L’appuntamento cade ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell’Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Anche quest’anno sono tanti gli appuntamenti in programma a Bolzano, molti dei quali proseguiranno nelle prossime settimane.
La cerimonia ufficiale, promossa dalla Città di Bolzano nella giornata di sabato 27 gennaio prevede a partire dalle ore 10.00 la deposizione di corone in via Resia 80, dove aveva sede il Lager di Bolzano, in memoria dei deportati del Lager e dei Sinti vittime dell’Olocausto; alle ore 11.00 la cerimonia proseguirà presso il Cimitero Maggiore di Oltrisarco dove verrà svelato anche un pannello commemorativo che racconta la storia dei 7 di Gusen: Tullio Degasperi, Walter Masetti, Adolfo Beretta, Decio Fratini, Erminio Ferrari, Romeo Trevisan, Gerolamo Meneghini, che, dopo essere stati arrestati, picchiati e torturati in quanto componenti del Comitato di Liberazione Nazionale di Bolzano diretto da Manlio Longon, furono deportati a Mauthausen/Gusen da dove non fecero più ritorno. Alle ore 11.40 prevista poi la deposizione di una corona in via Pacinotti presso il Monumento alla Deportazione. La cerimonia si arricchisce quest’anno di una tappa, alle ore 12.00 in via Torino 31, per inaugurare il nuovo percorso di “Stolpersteine” ovvero le Pietre d’Inciampo, sempre dedicato ai 7 di Gusen. Parteciperanno alla cerimonia i ragazzi dei centri giovanili che hanno vissuto l’esperienza del Treno della Memoria, con brevi letture e musiche.
Nella stessa giornata l’Azienda di Soggiorno ha organizzato per gli interessati visite guidate ai luoghi di Bolzano legati al tema della deportazione; alle ore 12.30 è prevista una visita guidata alle Pietre d’Inciampo, in ricordo delle persone e delle famiglie vittime della persecuzione, deportazione e assassinio nazifascisti con partenza da via Torino dove verranno poste le nuove pietre, mentre dalle ore 14.30 un’altra visita guidata ai luoghi della Memoria del capoluogo altoatesino. Le tappe includeranno piazza Verdi, il tunnel del Virgolo, l’Ex-Caserma Mignone, i binari in via Pacinotti, il Lager di via Resia e piazza Adriano che saranno raggiungibili con un pullmino a disposizione per gli spostamenti.
Dal 27 gennaio l’Archivio Storico propone una mostra in Galleria Civica dedicata alle Pietre d’Inciampo collocate nella Città di Bolzano, con le biografie delle vittime della deportazione, ma già a partire dai prossimi giorni il capoluogo sarà protagonista di un vero e proprio percorso culturale dove verranno affrontate tematiche importanti e diverse legate alla Shoah.
Il 27 gennaio il filosofo Massimo Cacciari dialoga con Ugo Morelli (ore 20.30 Teatro Cristallo): il dialogo verterà su temi quali l’indifferenza, l’estetica delle relazioni e la democrazia. La proposta è promossa da Corpi Eretici Made in Bz Teatro la Ribalta – Kunst der Vielfalt in collaborazione con Teatro Cristallo e sarà accompagnata anche da una mostra sulle trecentomila persone, uomini, donne e bambini che furono eliminati nella Germania Nazista nel periodo 1939 – 1945: la loro colpa fu quella di non essere dentro “i parametri” e le forme umane ritenute sane, forti e belle. Si eliminarono disabili, malati mentali, asociali, schizofrenici, epilettici, sordi e muti nel tentativo di costruire una nuova razza dominante.
Le iniziative non si concentrano però solo nel Giorno della Memoria; oggi, 26 gennaio alle ore 21 al Teatro di Gries si svolge lo spettacolo Vanadio tratto da Primo Levi, con un adattamento e regia Giovanni Vettorazzo: l’iniziativa è promossa da Circolo Culturale ANPI Franca “Anita” Turra Hans Egarter, Centro Pace Caritas Comune di Bolzano, ARCI Bolzano Bozen in collaborazione con Controtempo Teatro.
Sempre parte del Remember Festival la proiezione del film di “Ogni cosa è illuminata” di Liv Schreiber il 28 gennaio (ore 18.00 Pippo) a cura di Arci Bolzano, ANPI e Deina Alto Adige Südtirol: è un film statunitense uscito nel 2005. Si tratta della trasposizione cinematografica dell’omonimo libro autobiografico di Jonathan Safran Foer, Liv Schreiber mette in scena J.S. Foer, un ebreo americano che racconta il viaggio (fisico e spirituale) di uno studente americano deciso a trovare in Ucraina la donna che salvò suo nonno dalla furia nazista; mentre il 29 gennaio (ore 18.30 Sala rappresentanza Comune di Bolzano) il festival chiude con il racconto “Una storia tedesca – Le vite di Erika e Saskia von Brockdorff “a cura di Arci Bolzano, Anpi e Deina Alto Adige Südtirol.
Il Filmclub dal 29 gennaio al 31 gennaio proietterà nelle sue sale in lingua italiana il film “One Life” pellicola di James Hawes, che racconta come alle soglie della Seconda guerra mondiale, l’agente di cambio Nicholas Winton riuscì a salvare 669 bambini dai nazisti, portandoli fuori da Praga poco prima della chiusura delle frontiere.
Al Liceo Classico Carducci il 30 gennaio (riservato alle studentesse e agli studenti del Liceo “Carducci” di Bolzano) la conferenza della dott.ssa Ilaria Pavan, dal 2016 professoressa associata in Storia contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dal titolo “Le conseguenze economiche delle leggi antiebraiche del 1938.”
A concludere questa lunga serie di eventi sarà il 30 gennaio (ore 18 Biblioteca Civica) la conferenza “La banalità del male. Il pensiero di Hannah Arendt” a cura del Centro per la Pace Friedenszentrum: assieme allo studioso di Pensiero Ebraico e Torah, Federico D’agostino, sarà proposta una riflessione sul pensiero e sul concetto filosofico della famosa scrittrice Hannah Arendt, la banalità del male.