Giurisprudenza, anche Unibz nel percorso bilingue di Padova e Innsbruck
I vertici delle quattro università di Innsbruck, Padova, Trento e Bolzano con i rispettivi rettori Tilman Märk, Rosario Rizzuto, Paolo Collini e Paolo Lugli, insieme alla presidente di Unibz Ulrike Tappeiner, hanno posto oggi (28 giugno) con il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessore all’istruzione e formazione in lingua tedesca Philipp Achammer le basi per la riforma del percorso formativo dello studio bilingue integrato di giurisprudenza italiana. Due gli accordi firmati nella sala della giunta provinciale a Bolzano. Il primo, sottoscritto da Kompatscher e Märk, riguarda il finanziamento del percorso formativo, che impegna la Provincia di Bolzano per cinque anni con la somma di 900.000 euro. Il secondo accordo riguarda invece la parte della didattica per il prossimo anno accademico e coinvolge i rappresentanti di tutti e quattro atenei, in un’evoluzione che allarga anche alle sedi di Trento e Bolzano l’accordo preesistente fra le sole università di Innsbruck e Padova. Alla firma degli accordi erano presenti il preside della facoltà di Giurisprudenza di Trento Giuseppe Nesi, i direttori dei dipartimenti di diritto pubblico Patrizia Marzaro e di diritto privato Giuseppe Amadiodell’ateneo padovano e i docenti di diritto europeo Walter Obwexer e la docente di diritto pubblico italiano dell’università di Innsbruck Esther Happacher. «Grazie a questa intesa abbiamo reso il percorso di studio più internazionale e mirato sulle specificità delle norme in vigore in Alto Adige» ha sottolineato il presidente Kompatscher, egli stesso in passato studente di giurisprudenza italiana all’università di Innsbruck. Per assicurare il riconoscimento del titolo di studio in Italia anche per il futuro si è resa necessaria una riforma che vede il percorso formativo prolungare la propria durata da quattro a cinque anni. Parallelamente si sono coinvolte anche le università di Trento e Bolzano. «Sin dal 1904 all’università di Innsbruck si è iniziato a studiare diritto italiano: un passo fondamentale per la formazione accademica in ambito internazionale. Nel 1971 con la nascita della facoltà di Giurisprudenza è stato compiuto un ulteriore passo, che ora viene portato avanti ulteriormente con questo percorso di studio a livello dell’Euregio» ha sottolineato Achammer.
Alta qualità dell’offerta
«Con la facoltà di giurisprudenza dell’università di Trento non solo siamo riusciti a coinvolgere tutte le facoltà dell’Euregio nel progetto, ma anche ad assicurare la partecipazione di una facoltà con un ranking eccellente in questo settore» ha sottolineato Kompatscher. Unibz verrà coinvolta contribuendo con i propri corsi nel campo delle scienze economiche. Il presidente Kompatscher ha anche sottolineato l’importanza dell’accordo per la pubblica amministrazione dell’Alto Adige: «Questo percorso formativo forma giuristi bilingui che conoscono il diritto italiano e i termini tecnici tedeschi, che con questo accordo potranno frequentare anche corsi di diritto dell’autonomia, amministrativo e costituzionale». Il rettore dell’ateneo tirolese Märk ha ricordato come «dei nostri 13.000 studenti iscritti 3.500 sono altoatesini, che rappresentano il più grande gruppo non austriaco fra i frequentanti dei nostri corsi. Ecco perché assume ora fondamentale importanza che alla quarantennale collaborazione con l’università di Padova si aggiungano anche gli atenei di Bolzano e di Trento». Il rettore dell’università di Trento Collini ha sottolineato «il grande valore aggiunto che i nostri territori mostrano storicamente nel portare avanti una collaborazione che vada oltre i confini e che incarna un bell’esempio di come intendiamo l’Europa oggi».
Collaborazione modello per l’Europa
In tema di collaborazioni transfrontaliere il rettore padovano Rizzuto ha rimarcato il valore del Competence center nato fra i nove atenei del Nordest in tema di innovazione e Impresa 4.0. «Lavorare in squadra, come in modo lungimirante hanno iniziato a fare già quarant’anni fa i nostri predecessori, ci consente tuttora di mettere insieme le competenze migliori di ciascun territorio con le sue specificità. Generalmente si crede che l’internazionalizzazione dei percorsi di studio riguardi solo le materie scientifiche. Il fatto che noi la mettiamo in pratica anche nel campo del diritto rappresenta un potente messaggio anche culturale oltre che scientifico» ha ribadito Rizzuto. «Come Libera università di Bolzano siamo fieri di contribuire con la nostra offerta formativa nel campo delle scienze economiche al modello di successo in tema di studio bilingue integrato della giurisprudenza dell’università di Innsbruck» ha sottolineato la presidente dell’università di Bolzano Ulrike Tappeiner. Il finanziamento di 900.000 euro da parte della Provincia di Bolzano sarà operativo per cinque anni a partire dal 1. ottobre 2018. Attualmente sono 400 gli studenti che frequentano il percorso formativo dello studio bilingue integrato di giurisprudenza italiana all’università di Innsbruck. Tre quarti di loro sono altoatesini.