Giustizia, il passaggio alla Regione non piace alla Flp
Non è piaciuta alla Federazione dei Lavoratori Pubblici del Trentino, per usare un eufemismo, la riforma che ha portato la gestione della macchina amministrativa giudiziaria da Roma a Trento e Bolzano. Ecco la durissima nota della Federazione.
«E’ appena arrivata la notizia, per noi nefasta, della delega della giustizia dallo Stato alla Regione Trentino Alto Adige. Dal 1° di Gennaio 2017, i circa 400 dipendenti della Giustizia passano da impiegati Statali ad impiegati della Regione e poi… in sub delega alle Province Autonome di Trento e Bolzano. E’ forse inutile sottolineare che per la FLP, questa è una mazzata tremenda. E’ vero, eravamo in pochi a farci illusione di poter contrastare questo passaggio dallo Stato agli Enti locali ma, confidavamo nel ruolo di garante dell’unità nazionale del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Capo dello Stato che però nei fatti è venuto meno! Lo Stato Italiano ha cominciato a svendere “i gioielli di famiglia”. Per un piatto di lenticchie ha ceduto un importantissimo ruolo Istituzionale della Repubblica. La piccola delegazione di deputati e senatori regionali hanno ottenuto ciò che in altre regioni, nessuno si sarebbe neanche sognato di ottenere. Delegazione che soprattutto al senato, oramai ridotto ad una striminzita maggioranza, fa valere la propria presenza, andando in soccorso ad un governo sempre più “traballante”.
Ecco che a questo punto, tutto ciò che i parlamentari del T.A.A. chiedono, facilmente lo ottengono. Anche cose inimmaginabili, come appunto, l’amministrazione del personale della giustizia. Non per farla funzionare meglio, come si affannano a dire i politici locali, visto che i tribunali di Trento e Bolzano sono tra le eccellenze del panorama giudiziario europeo e nazionale ma, semplicemente per bulimia di potere!!!
Il tutto con la complicità di quei sindacati e sindacalisti che in altre regioni d’Italia avrebbero fatto ferro e fuoco per contrastare una norma “indegna” di un Paese civile e soprattutto neutrale con tutto e tutti.
Sindacati e sindacalisti che hanno avuto tre anni di tempo (la legge è del 27.12.2013) per preparare il passaggio dei circa 400 dipendenti dallo Stato alla Regione e che invece a tutt’oggi non ci risulta abbiano scritto un solo rigo per sapere a quali scenari andranno incontro i Funzionari Giudiziari, i Cancellieri e tutti coloro che lavorano ogni giorno a contatto con materie di estrema delicatezza.
I politici locali ed alcuni “imbonitori”, avevano promesso che prima del passaggio alla regione, il personale in transito, avrebbe avuto certezza sulla parte stipendiale (per imbonire, alcuni parlavano di aumenti salariali faraonici), sui profili professionali (che fine faranno i predetti Funzionari Giudiziari, i Cancellieri, visto che in regione non sono previsti?), sul diritto di opzione.
Ebbene, la nostra segreteria, da stamane ha ricevuto decine di telefonate di persone che non hanno nessuna intenzione di passare all’Ente locale.
A questi, la FLP garantirà tutto il proprio impegno e sostegno per far applicare alla lettera il diritto di opzione.
In regione ci sono Uffici pubblici Statali con gravi carenze di organico, pensiamo agli Uffici del Ministero dell’Interno (questure di Trento e Bolzano, Commissariati del Governo), Agenzia delle Entrate di TN e BZ, Agenzia delle Dogane di TN e BZ.
Chi lo chiederà dovrà poter transitare in questi ultimi Uffici, senza se e senza ma.
Se così non dovesse essere, la FLP è pronta a portare il Presidente della Regione e/o coloro che si opporranno, nelle aule dei tribunali».