Green Pass, Kompatscher chiede più controlli nei locali: «Se necessario vanno sanzionati»
Più controlli del Green Pass in locali e strutture ricettive. È questo il diktat del presidente altoatesino Kompatscher sottolineando le misure per la prevenzione e la necessità della loro osservanza. Mentre le scuole sono iniziate all’insegna di rigide norme di sicurezza in altri settori viene rilevata una non trascurabile negligenza. L’Esecutivo si è espresso, all’unanimità, a favore di più disciplina e più controlli.
Ma partiamo dalle scuole. In Alto Adige sono pochissimi i casi di professori sospesi per non essere in possesso del Green pass. Kompatscher ha parlato addirittura di “singoli casi”. Alcuni di loro – ha aggiunto – avrebbero già fatto un passo indietro e annunciato di voler rispettare i requisiti per accedere al Green pass. Il presidente della Provincia si è detto a grandi linee soddisfatto dell’avvio dell’anno scolastico. “C’è grande disciplina da parte del corpo docente, come anche degli alunni”. Bene anche l’avvio del trasporto scolastico con 180 corse implementate e pochi disagi.
Le strutture ricettive devono controllare il Green Pass
Nel settore ricettivo, secondo il presidente Kompatscher, vi è inveceuna mancanza di disciplina in molte aziende per quanto riguarda il controllo del Green Pass. “Vogliamo che le regole siano rispettate, che i controlli vengano effettuati anche nelle strutture ricettive e vogliamo anche verificare questo controllo”, ha affermato Kompatscher. Il presidente ha altresì ricordato che il controllo del Green Pass è un compito che deve essere svolto dai gestori delle strutture turistico-ricettive. “Nelle regioni e province limitrofe il controllo del Green Pass nei ristoranti viene svolto in maniera molto più precisa. Dobbiamo raggiungere questo standard anche per l’Alto Adige, per una maggiore sicurezza per la società in modo da poter superare l’autunno senza restrizioni ancora maggiori” ha chiesto Kompatscher.
Secondo il presidente sono in corso incontri con la Polizia, i Comuni e le Comunità comprensoriali allo scopo di aumentare i controlli. “Se necessario devono essere applicate anche delle sanzioni”, ha detto Kompatscher. Il mancato rispetto delle norme per la prevenzione del Coronavirus è inaccettabile per la società, che nel suo insieme deve subirne le conseguenze e, soprattutto, ingiusto nei confronti dei bambini e dei giovani, che sono i primi a subirne gli svantaggi, ha aggiunto il governatore. “Siamo una comunità, le regole valgono per tutti e chi non le rispetta deve affrontare le conseguenze”, ha sottolineato Kompatscher. Il presidente ha inoltre annunciato che Bolzano chiederà conferma a Roma sul fatto che i test nasali siano validi per il Green pass. “Se fosse così confermiamo il prezzo di 8 euro per i bambini e 15 per gli adulti”, ha concluso Kompatscher.
HGV sollecita i controlli del Green Pass
A dare supporto al presidente è l’HGV, l’unione albergatori. “Le strutture ricettive e di ristorazione nei mesi estivi sono state in grado di lavorare bene nel rispetto dei vari requisiti per la prevenzione dal contagio da coronavirus. Tuttavia, l’andamento dei contagi segna un aumento dei casi. Questo ci preoccupa molto, poiché sussiste il rischio che l’Alto Adige venga nuovamente classificato zona gialla, commenta Manfred Pinzger, presidente HGV, in merito all’incremento delle infezioni e dei ricoveri in Alto Adige. L’HGV lancia quindi un ulteriore appello alla popolazione, ma soprattutto al settore alberghiero e della ristorazione, a rispettare rigorosamente tutte le disposizioni necessarie alla prevenzione. “Laddove sussiste l’obbligo del Green pass, occorre controllarlo da parte dei gestori. Purtroppo, continuo a sentire di casi in cui questo non accade. Così facendo queste imprese stanno mettendo in pericolo se stesse e lo sviluppo economico”, rammenta Pinzger, che invita quindi a rispettare scrupolosamente i requisiti, a controllare la carta verde degli ospiti e ad allontanare dai locali chi non ne è in possesso.