Conciliazione lavoro-famiglia, premiata la Gronbach di Egna: «Necessario ascoltare i bisogni dei dipendenti»
Il mondo del lavoro è in rapido mutamento e con sé lo sono anche i bisogni e le attenzioni che i dipendenti ripongono sul proprio benessere dentro e fuori l’azienda. Non a caso le politiche aziendali basate sul generare un sano equilibrio tra il lavoro, la famiglia e le altre varie fasi della vita sono sempre più diffuse. In Alto Adige sono già 13 le realtà imprenditoriali che hanno introdotto soluzioni vincenti tali da essere considerate aziende esempio e riconosciute tramite la certificazione “Dialogo”, il livello piú alto del processo di audit ‘famigliaelavoro’ della Provincia di Bolzano, che si raggiunge dopo un percorso di circa dieci anni. L’ultima azienda alla quale è stata consegnata questa certificazione è la Gronbach di Egna-Laghetti, divisione italiana del gruppo, che può vantare oltre 150 dipendenti specializzata nello sviluppo di prodotti nel campo della cinematica, soluzioni di cerniere, guide telescopiche e linee di produzione automatizzate.
L’azienda ha dato il via a questo processo di conciliazione della vita lavorativa con le esigenze private e familiari già nel lontano 2009 con l’obiettivo chiaro di diventare una realtà attrattiva per l’intera regione ma anche per la forza lavoro estera. “È stato un percorso lungo. Abbiamo sviluppato e introdotto misure che andassero a creare benefici per i nostri dipendenti, come lo smart working, la banca ore, l’erogazione di contributi economici per i genitori con bambini in età scolare, con bimbi appena nati, ma anche per la salute e la sicurezza dei dipendenti – racconta la responsabile delle risorse umane dell’azienda Elisabeth Pfattner -. Ma non solo. Abbiamo deciso di introdurre anche servizi come la possibilità di portare a casa il cibo della mensa e di poter acquistare, ogni venerdì, i prodotti locali da un contadino nei locali dell’azienda”. Iniziative in cui la Gronbach crede con fermezza per dare una nuova spinta alla sostenibilità sul nostro territorio.
E l’idea di base è semplice: ciò che fa il bene del dipendente promuove anche il benessere dell’azienda. Per questo secondo la Gronbach la conciliazione familiare e il successo aziendale non sono in contrapposizione tra loro, anzi: “Oggi i tempi sono cambiati e le nuove generazioni sono molto più attente a tutto ciò che ruota all’esterno della sfera lavorativa – spiega Cay Nasner, amministratore delegato di Gronbach AG -. Se si riesce a generare un corretto equilibrio tra lavoro e vita privata non possono esserci ripercussioni negative, nè da una parte né dall’altra. Ciò che serve è il giusto ambiente di lavoro, che deve adattarsi anche all’ambiente familiare, al fine di mantenere i dipendenti in azienda e fare in modo che l’impresa abbia successo nel lungo periodo”.
Un’azienda lungimirante e attenta al futuro, la Gronbach, che può essere d’esempio anche per tutte quelle che cercando manodopera qualificata, grande problema del mondo industriale altoatesino. Secondo un recente sondaggio dell’IPL, i lavoratori chiedono sempre di più orari flessibili, una riduzione dell’orario di lavoro settimanale e maggiori opportunità di crescita professionale. Aspetti che andrebbero a migliorare l’equilibrio vita-lavoro. E a contribuire a questa rivoluzione è stata anche la pandemia, che ha cambiato i piani di molti lavoratori che oggi cercano nuovi stimoli ed equilibri.
La parola ai dipendenti della Gronbach
E a testimoniare il livello di soddisfazione aziendale diffuso tra i dipendenti lo sono proprio quest’ultimi. Elma Kjaili è una giovane lavoratrice arrivata alla Gronbach due anni fa: “Il lavoro qui mi piace molto. Avendo due bambini feci domanda per un part-time e l’azienda mi diede subito questa occasione, capendo i miei bisogni e assecondandoli”. E tra le misure introdotte la migliore, secondo Luca Stagnolli, è la possibilità di lavorare da remoto: “Con lo smart-working si può migliorare il carico mentale di lavoro e ci riesce a dividere, all’interno della coppia, con i pensieri e le necessità della famiglia. In questo modo tutta la logistica che ne consegue migliora”.
Alexander Ginestous