Nuovo record per il gruppo HTI: fatturato vola a 1,05 miliardi di euro
Nuovo record per il fatturato di HTI. Dopo lo storico successo dell’anno scorso con il superamento del miliardo di euro per la prima volta nella storia dell’azienda, il gruppo di Vipiteno nel 2019 aumenta il proprio fatturato di altri 35 milioni e raggiunge la cifra di 1,056 miliardi. Numeri che salgono significativamente anche per quanto riguarda gli investimenti in ricerca e sviluppo (28,9 milioni, 4,4 in più rispetto all’anno precedente) e in beni capitali (38,3 milioni e 13,5 in più). Stesso trend di crescita anche per i collaboratori del gruppo che passano dai 3.500 del 2018 ai 3.814 di quest’anno.
Il presidente di HTI Anton Seeber guarda però avanti: «La nostra strategia ci ha permesso di ammortizzare le principali ripercussioni della pandemia. Tuttavia, alcuni progetti funiviari o anche investimenti programmati in battipista o sistemi di innevamento sono stati posticipati o addirittura cancellati del tutto, per questo dobbiamo aspettarci per il 2020 un calo del fatturato di circa il 30%. Dobbiamo sempre trovare il coraggio di cambiare – prosegue -, un cambiamento non sempre potrà andare necessariamente a buon fine, ma è imprescindibile per la nostra sopravvivenza e va affrontato con grande responsabilità. È dall’innovazione che nasce il cambiamento che ci permetterà di plasmare un futuro sostenibile per la nostra azienda».
Se i numeri complessivi del gruppo registrano nuovi record, le singole aziende nel 2019 hanno registrato lo stesso successo. Tra gli ultimi progetti di rilievo vanno inserite le 78 funivie realizzate da Leitner ropeways e Poma, in particolare: la cabinovia da dieci posti Fleckalmbahn a Kitzbühel, l’impianto monofune più veloce di tutta l’Austria; la prima funivia trifune della Scandinavia a Voss, in Norvegia; la spettacolare cabinovia che sorvola il mare in Corea del Sud, con un sostegno in cemento di 150 metri di altezza; la prima cabinovia di Cortina e infine la sesta funivia urbana costruita nella città colombiana di Medellin. Per Prinoth è stato un anno da incorniciare in tutti e tre i settori (battipista, veicoli cingolati multiuso e gestione della vegetazione), che ha consentito all’azienda di ampliare ulteriormente le sue quote di mercato. Leitwind, infine, ha realizzato i suoi primi impianti eolici in Grecia, mentre Demaclenko (che recentemente ha saputo convertire i propri cannoni in sanificatori per le strade) anche nel 2019 ha superato la soglia dei 2.000 generatori di neve prodotti e consegnati in tutto il mondo.
Diversificazione, internazionalizzazione e costante innovazione hanno contraddistinto le aziende del gruppo negli ultimi anni. E così sarà anche per i prossimi. Con l’obiettivo preciso di anticipare sempre di più le tendenze globali. HTI sarà impegnato in progetti di prestigio in ambito urbano, come quelli in corso a Città del Messico o a Tolosa, a Zermatt dove Leitner ropeways sta lavorando all’attraversamento funiviario più alto delle Alpi, mentre a Cortina sono stati avviati i lavori per il collegamento tra Tofane e Cinque Torri. Tutto questo sempre sostenendo e promuovendo i propri collaboratori. Nel 2019 circa 2,3 milioni di euro sono stati investiti in formazione e aggiornamento professionale, con quasi 42mila ore di formazione continua e la creazione di 235 posti per tirocinanti e 49 per apprendisti. In molte sedi aziendali del gruppo si è inoltre investito in misura importante, per essere pronti alle nuove sfide del futuro: dalla costruzione della nuova sede di Demaclenko a Vipiteno, in provincia di Bolzano, al nuovo polo Leitwind Service a Lacedonia in provincia di Avellino e l’ampliamento della sede Poma a Voreppe, in Francia.