Incentivazione cultura, incontro sul nuovo sistema
In vista del primo termine utile per le organizzazioni di presentare istanza per i vantaggi economici secondo il nuovo sistema, ovvero il 10 novembre 2016, l’assessore provinciale alla Cultura italiana Christian Tommasini assieme ai funzionari di riferimento hanno illustrato le principali novità introdotte con la nuova normativa e rispettivo regolamento di esecuzione in un incontro pubblico.
Allo scambio di informazioni, tenutosi presso l’Aula Magna della Scuola professionale provinciale “Emmanuel Levinas” a Oltrisarco a Bolzano, hanno partecipato accanto ai presidenti di varie organizzazioni culturali locali anche alcuni cittadini interessati. Oltre un centinaio i presenti in sala.
L’assessore Tommasini introducendo l’incontro ha ribadito che la cultura è un elemento di crescita personale e sociale e l’obiettivo perseguito con il nuovo dispositivo di legge è quello di favorire le sinergie nel fare cultura per contribuire a migliorare la qualità i vita e della società. In questa direzione, come ha detto, si pone la volontà di aver dato vita a una Consulta culturale provinciale unica, rappresentata in sala da alcuni dei suoi membri. Un altro elemento innovativo citato dall’assessore è la possibilità di finanziamento dell’editoria in lingua italiana, perché questa produzione letteraria è necessaria per tutti i cittadini, non solo per quelli del gruppo linuistico italiano.
Grazie all’attività sinergica svolta dalla mano pubblica e dalle numerose associazioni culturali sul territorio, come ha fatto presente citando il 12° Rapporto annuale di Federcultura 2016, appena pubblicato, il Trentino-Alto Adige si attesta al primo posto in Italia per la fruizione culturale a livello territoriale, con un 44,8 per i musei, 41,9 per il cinema, 31,3 per il teatro. La partecipazione agli eventi culturali fornisce l’indice del livello culturale di un teritorio. L’assessore Tommasini ha ricordato come il bilancio provinciale per il 2017 non preveda tagli alla cultura, ma ha anche ribadito la necessità di puntare maggiormente sulla collaborazione fra i territori, come già si è iniziato a fare.
Le novità introdotte con la nuova legge per il finanziamento delle attività culturali e rese operative con i nuovi criteri interessano vari ambiti. La prima applicazione del nuovo regolamento si riferisce ai vantaggi economici relativi all’anno 2017. Tra i punti salienti il direttore della Ripartizione Cultura italiana, Antonio Lampis, ha citato l’apertura alle imprese creative, il lavoro in rete, la necessità di garantire di vere associazioni dotate di una governace adeguata, che garantiscano il lavoro giovanile e trasparenza, anche grazie a un codice etico. I dettagli riferiti alla parte tecnico amministrativa sono stati illustrati da Marisa Giurdanella, direttrice dell’Ufficio cultura. Tra le innovazioni vi è l’introduzione di un “service” che funga da punto d’appoggio per le associazioni minori per espletare pratiche e per ottenre consulenze.