Incentivi fiscali per startup, occasione d'oro per le imprese altoatesine
Più investimenti possibili (fino a 15 milioni di euro), estensione degli incentivi fiscali su IRPEF e IRES. Ecco le agevolazioni fiscali per startup, occasioni d’oro per le 177 imprese innovative registrate in Trentino-Alto Adige. Non solo: in arrivo anche la semplificazione delle procedure: per avviare una startup, una firma digitale sostituirà quella del notaio. E c’è di più: sarà snellita la procedura di crowdfunding, mentre le Pmi potranno accedere più agevolmente al Fondo di garanzia.
Startup, gli incentivi fiscali
I ministri Pier Carlo Padoan (Mef) e Federica Guidi (Mise) hanno firmato un nuovo decreto per gli incentivi fiscali che prevede per il 2016:
- la detrazione del 19% delle iniezioni di capitale per importi fino a 500mila euro per le persone fisiche;
- la detrazione del 20% dei finanziamenti per importi fino a 1,8 milioni di euro per i soggetti Ires.
Le percentuali crescono rispettivamente al 25% e al 27% per imprese innovative in ambito sociale o tecnologico-energetico, con un periodo obbligatorio di tenuta dell’investimento che passa da 2 a 3 anni. Ma conta soprattutto l’innalzamento della soglia di investimenti: si va dai 2,5 milioni attuali a 15 milioni per ciascuna azienda.
Sarà anche più facile l’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi: non più il gestore del fondo, ma la banca o l’ente finanziatore deciderà se le piccole e medie imprese che rientrano nella fascia 1 e 2 di valutazione (ma non nella fascia 3) rispettano tutti i requisiti per avere accesso al fondo stesso.
Meno burocrazia per la nascita di una startup
Stop alla burocrazia: il ministro Guidi ha deciso che per avviare una startup innovativa basterà compilare un modulo online con firma digitale, da presentare al Registro delle imprese per le verifiche dei requisiti entro 20 giorni dall’ultima sottoscrizione; non sarà più necessario quindi rivolgersi a un notaio, che potrà comunque autenticare le firme, dimezzando così i tempi per l’iscrizione. Si attende a breve l’attivazione del modulo online per la richiesta.
Crowdfunding, procedura più agevole
Per tagliare le spese e snellire le pratiche burocratiche la Consob introduce significativi cambiamenti nelle modalità di crowdfunding da parte di startup innovative. Con la delibera n. 19520 del 24 febbraio 2016 stabilisce che a verificare il rispetto dei requisiti per gli investimenti saranno – al posto delle banche – gli stessi gestori dei portali online per la raccolta di capitali di rischio. Introduce poi nuove figure di soggetti finanziatori che potranno partecipare al crowdfunding: gli “investitori professionali su richiesta” e gli “investitori a supporto dell’innovazione”.
Rebecca Travaglini