Inclusione lavorativa, la Giunta approva i nuovi criteri

I criteri attuativi della Legge per l’inclusione nel settore lavoro approvati in questi giorni dalla Giunta provinciale. Sono previste misure strutturate in modo tale da favorire in tempi brevi e più snelli l’avvio ad un’attività lavorativa e il suo mantenimento sul lungo periodo di persone diversamente abili.

In vista del passaggio dalla scuola al lavoro o all’occupazione lavorativa in futuro le persone diversamente abili già negli ultimi due anni dell’obbligo formativo saranno preparate per mezzo di tirocini. Entro l’arco dei due anni potrà essere accertata la loro capacità lavorativa e definiti i percorsi più adatti in base al giudizio di una commissione medica.
L’accompagnamento verso il mondo del lavoro potrà avvenire per mezzo di due forme di convenzioni individuali, una “Convenzione individuale per l’inserimento lavorativo” per coloro che hanno una capacità lavorativa certificata dalla commissione medica preposta, oppure una “Convenzione individuale per l’occupazione lavorativa” per le persone che ne sono ancora prive. È stabilita, altresì, la possibilità di accompagnare sul posto di lavoro le persone assunte, i datori di lavoro o le persone di riferimento, per stabilizzare e mantenere il rapporto di lavoro o sviluppare percorsi alternativi.

Tali misure sono indicate dai “Criteri per l’inserimento lavorativo e l’occupazione lavorativa per persone con disabilità”, in attuazione della Legge provinciale per l’inclusione lavorativa approvata di recente dalla Giunta provinciale. L’importanza della partecipazione delle persone diversamente abili al mondo lavorativo è posta in evidenza dall’assessora provinciale competente Martha Stocker che parla di “dignità umana e senso della vita”.
I criteri sono il frutto di un lavoro in rete fra i vari servizi provinciali coinvolti e la Federazione per il Sociale e la Sanità.

La “Convenzione individuale per l’inserimento lavorativo” viene stipulata fra l’Ufficio Servizio Lavoro, la persona interessata e un’azienda privata o un ente pubblico, un’associazione o cooperativa sociale. La sua durata va dai 3 ai 12 mesi, rinnovabili fino a un massimo di 5 anni. Grazie a un lavoro in rete con tutti i servizi competenti e la costante valutazione si mira a ottenere la possibilità di un collocamento mirato.

La “Convenzione individuale per l’occupazione lavorativa” viene stipulata fra il Servizio sociale competente, l’azienda privata o un ente pubblico, un’associazione o cooperativa sociale, e la persona che dopo 5 anni di progetti di inserimento lavorativo non ha ancora conseguito un’occupazione e la certificazione medica per la capacità lavorativa e che necessita ancora di tempo per rafforzare le proprie competenze. La durata massima in questo caso è di 12 mesi (rinnovabile). In entrambe le fattispecie di convenzioni spetta alle persone diversamente abili interessate la copertura delle spese di vitto (6 ore di lavoro), il diritto al rimborso delle spese di accompagnamento e di trasporto, la copertura assicurativa e contro gli infortuni. Nelle convenzioni di occupazione lavorativa, dove vi sia un fabbisogno di assistenza oltre le 15 ore mensili è prevista l’applicazione della compartecipazione tariffaria.

Ti potrebbe interessare