Trento, gli incubatori d'impresa entrano nell'élite dei "certificati"
Il sistema trentino di promozione dell’innovazione cresce ancora. I sei incubatori d’impresa gestiti da Trentino Sviluppo, i cosiddetti BIC, cioè i Business Innovation Centre, sono entrati nella lista degli “Incubatori certificati di startup”, un elenco di cui fanno parte 37 realtà a livello nazionale. Trentino Sviluppo è ad oggi l’unico incubatore certificato in tutta la regione Trentino Alto Adige. Un passo importante per un territorio, come quello della provincia di Trento, che con 121 realtà attive si distingue per la densità di startup più alta d’Italia. La certificazione offre nuove opportunità a queste imprese, favorendo l’accesso al credito e l’assunzione di personale altamente qualificato.
Il sistema trentino non poteva mancare tra gli “Incubatori certificati di startup”. Questo elenco è una novità relativamente recente: la sua creazione è avvenuta in concomitanza con l’attuazione della normativa governativa per la nascita di imprese innovative ad alto valore tecnologico, insieme all’istituzione dell’elenco delle startup innovative. Attualmente conta 37 realtà nazionali presenti in 11 diverse regioni. Ad oggi Trentino Sviluppo è l’unico incubatore certificato dell’intera regione Trentino Alto Adige. «La certificazione – osserva Giovanna Flor, consigliere delegato di Trentino Sviluppo – rappresenta un ulteriore passo avanti che da un lato testimonia e conferma la bontà del sistema degli incubatori presenti sul territorio, dall’altro offre nuove agevolazioni e opportunità a queste imprese. L’incubatore certificato garantisce infatti vantaggi dal punto di vista amministrativo e permette ad esempio di usufruire di agevolazioni per l’assunzione di personale altamente qualificato con un credito d’imposta pari al 35% del costo sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato, anche con contratto di apprendistato, nel primo anno del nuovo rapporto di lavoro».
Le startup che operano all’interno degli incubatori certificati, inoltre, hanno accesso semplificato e gratuito al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, con un più agile accesso al credito e la concessione di garanzie su prestiti bancari fino all’80% del credito erogato dalle banche, per un massimo di 2,5 milioni di euro. Viene infine semplificata la remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale con un regime fiscale vantaggioso. Un traguardo importante, quindi, soprattutto per un territorio come il Trentino che vanta la più alta densità italiana di startup, pari a 125 startup ogni 10 mila società di capitali, ma che ben figura anche in termini assoluti, con 121 startup iscritte nell’apposito registro camerale che valgono l’ottavo posto nella classifica nazionale, dietro a Milano, Roma, Torino, Napoli, Bologna, Firenze e Modena.
Trentino Sviluppo ha sostenuto l’avvio di circa il 70% di queste imprese, tramite un supporto di carattere orientativo, l’acquisizione di partner sul territorio, l’erogazione di fondi in via diretta o attraverso soggetti partner e la possibilità di insediamento negli incubatori della rete territoriale. Gli incubatori trentini sono sei, di cui due specializzati (Progetto Manifattura e Polo Meccatronica), forniscono un’ampia gamma di servizi che includono la messa a disposizione di spazi – complessivamente quasi 74 mila metri quadrati, di cui 26.500 ad uso ufficio e 47.500 ad uso produttivo), l’assistenza logistica e di business development e servizi di pre-incubazione con focus sulla formazione e il coaching personalizzato per la creazione d’impresa.