Inflazione, Bolzano rimane la città più cara d'Italia: spesa da 668 euro a famiglia
L’Istat ha reso noti i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e dei Comuni con più di 150 mila abitanti. E Bolzano non molla il primato di città più cara d’Italia con un’inflazione pari a +2,1%, e la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia media, a 668 euro. Al secondo posto c’è Reggio Emilia dove l’inflazione è all’1,6% con un incremento annuo di spesa pari a 427 euro. Al terzo posto Trento, dove il +1,8% comporta una spesa supplementare, per una famiglia tipo, pari a 420 euro.
In testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione a +2%, c’è il Trentino Alto Adige che registra a famiglia, un rialzo medio pari a 542 euro su base annua. Segue la Basilicata (2%) co un aumento del costo della vita pari a 399 euro, e l’Emilia Romagna (+1,4%), con un rincaro annuo di 369 euro.
Inflazione a Bolzano
Ad aprile 2021, nel Comune di Bolzano l’indice generale dei prezzi al consumo per l’intera collettività – NIC con tabacchi – è diminuito rispetto allo scorso marzo di 0,1%, mentre rispetto ad aprile 2020 segna +2,1% (a marzo questo valore annuale era pari a +1,5%). I corrispondenti valori dell’indice NIC senza tabacchi questo mese sono rispettivamente: invariato e +2,2%.
Il maggiore incremento congiunturale (cioè rispetto al mese scorso) si registra ad aprile nella divisione Abitazione, acqua, energia e combustibili (+1,3%), seguita dai Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,3%) e Servizi sanitari e spese per la salute (+0,1%). In ribasso rispetto allo scorso marzo appaiono le divisioni Comunicazioni (-0,9%), Abbigliamento e calzature (-0,6%), Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,5%), Mobili, articoli e servizi per la casa (-0,3%) e Altri beni e servizi (-0,1%). Ben quattro divisioni risultano con indice invariato rispetto a marzo, ovvero, Bevande alcoliche e tabacchi, Trasporti, Ricreazione, spettacolo e cultura e Istruzione. Il maggiore incremento tendenziale (cioè rispetto allo stesso mese dell’anno precedente) si registra ad aprile nell’Abitazione, acqua, energia e combustibili (+7,0%), seguita dalle divisioni Trasporti (+2,9%), Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,1%), Servizi sanitari e spese per la salute (+2,0%), Ricreazione, spettacolo e cultura (+1,8%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,3%). In ribasso rispetto ad aprile 2020 appaiono le divisioni Comunicazioni (-3,7%) e Istruzione (-1,1%).