La scienza del melo protagonista a Interpoma 2024: tra innovazioni, alleanze e digitalizzazione
Agricoltura. Innovazione scientifica, sostenibilità e collaborazione internazionale: questi i pilastri che hanno caratterizzato la 13ª edizione di Interpoma, la fiera internazionale dedicata al mondo delle mele, con partecipazione attiva del Centro di Sperimentazione Laimburg, polo di riferimento della ricerca per l’agricoltura in Alto Adige. Tra i momenti clou, la visita al frutteto digitale LIDO – Laimburg Integrated Digital Orchard, un vero e proprio laboratorio a cielo aperto a Vadena, dove tecnologie avanzate come sensori, robot e sistemi automatizzati per irrigazione e concimazione stanno delineando il futuro della melicoltura. «Grazie a LIDO, stiamo creando le basi per un’agricoltura più efficiente, sostenibile e innovativa», ha dichiarato Michael Oberhuber, direttore del Centro.
Ma non solo tecnologia: Interpoma Congress ha acceso i riflettori su due temi cruciali per il settore. Il primo giorno, esperti internazionali hanno discusso delle nuove tecniche genomiche, come CRISPR/Cas, una tecnica che permette di modificare il DNA dei meli in maniera mirata e che promettono di rivoluzionare la selezione varietale migliorando la resistenza delle piante e riducendo l’uso di fitofarmaci. «Queste tecnologie possono rendere l’agricoltura più sostenibile, ma è fondamentale affrontarne i rischi e le implicazioni etiche», ha sottolineato Thomas Letschka, responsabile dell’Istituto di Chimica Agraria e Qualità Alimentare. Attualmente infatti, la “forbice molecolare” figura nella categoria degli OGM, una classificazione che in futuro potrebbe cambiare.
Il secondo giorno è stato dedicato alla rivoluzione digitale nei frutteti: dai sensori per il monitoraggio dell’umidità del suolo ai dendrometri e ai sistemi di visione artificiale, il futuro della melicoltura si basa sulla raccolta dati e sull’ottimizzazione delle risorse. «La digitalizzazione rende il settore più competitivo e riduce l’impatto ambientale», ha spiegato Walter Guerra, coordinatore scientifico del Congresso.
Un altro momento significativo della fiera è stata la nascita dell’Alleanza transnazionale per la Frutti-, Viti- e Orticoltura, un nuovo partenariato che punta a favorire la ricerca e la collaborazione internazionale nel settore agricolo.
Non meno rilevante è stata la presentazione del libro “Von Bäumen & Früchten” dell’Associazione Vivaisti Altoatesini, frutto della collaborazione con ricercatori del Centro Laimburg. Il volume, dedicato al vivaismo altoatesino, rappresenta una testimonianza del passato e una guida per il futuro di un settore che rende l’Alto Adige un leader globale nella produzione e distribuzione di mele.
Con un ricco programma e un mix di scienza, tecnologia e tradizione, Interpoma 2024 ha ribadito il ruolo centrale dell’Alto Adige come polo d’innovazione e sostenibilità nel panorama agricolo internazionale.
Immagine di apertura: immagini della fiera internazionale Interpoma (foto Ufficio Stampa Centro di Sperimentazione Laimburg)