Iveco Bolzano, raddoppiano le ore di cassa integrazione
Viene definita la «peggior crisi» degli ultimi 25 anni, tanto che nel secondo semestre del 2016 raddoppieranno le giornate di cassa integrazione. E c’è preoccupazione per il futuro della Iveco Bolzano, azienda storica. Oggi, martedì 31 maggio, si è svolto un incontro tra i vertici aziendali della Iveco Defense Vehicles di Bolzano e delle RSA di stabilimento nonché dei Sindacati firmatari del contratto collettivo FCA e CNHI. Nel corso dell’incontro, i vertici dell’azienda hanno illustrato la situazione dell’azienda annunciando per il secondo semestre 2016 tra le 45 e le 50 giornate di cassa integrazione, rispetto alle 22 giornate del primo semestre 2016. I motivi per il ricorso alla cassa integrazione sono la carenza degli ordini e l’andamento non positivo del mercato.
Sono coinvolti dalla cassa integrazione, come nel primo semestre, oltre 400 operai e 130 impiegati su un totale di 780 dipendenti. Si ridurranno pertanto le retribuzioni dei lavoratori interessati negli anni 2016 e 2017. Infatti, anche per il 2017 è previsto il ricorso alla cassa integrazione. “Pur prendendo atto degli investimenti dell’azienda in nuovi prodotti innovativi, rimane il fatto che i lavoratori dello stabilimento di Bolzano si trovano a fronteggiare la peggiore crisi degli ultimi 25 anni. Da parte nostra c’è la necessità di verificare se i prodotti, che attualmente sono in fase di sviluppo, potranno effettivamente trovare riscontro sul mercato per essere messi in produzione dal 2018,” afferma il Segretario provinciale FIM SGBCISL Claudio Voltolini. “Quest’azienda ha particolare rilevanza per la sua storia, le sue dimensioni e la tipologia di produzioni ad alta specializzazione e alto contenuto tecnologico. Pertanto serve particolare attenzione da parte di tutti per garantire la ripartenza dell’azienda dal punto di vista produttivo e il mantenimento dei livelli occupazionali.” Domani, mercoledì 1 giugno, sono in programma le assemblee sindacali con i lavoratori dello stabilimento.