Amministratori di sostegno, la proposta dei commercialisti: «Ausiliari dei giudici per certificare rendiconti»
Una convenzione con il Tribunale per certificare i rendiconti degli amministratori di sostegno. Questa la proposta che l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bolzano ha avanzato ai vertici del Tribunale nel corso di un incontro istituzionale tenutosi a gennaio di quest’anno. Al centro del summit non ci sono stati solo la reciproca presentazione e gli auguri di buon lavoro tra il Consiglio dell’Ordine, insediatosi lo scorso anno, e la Presidente del Tribunale di Bolzano, Elsa Vesco. La delegazione di consiglieri dell’Ordine ha anche colto l’occasione per proporre ai vertici del Tribunale di valutare la possibilità di una convenzione per la certificazione delle amministrazioni di sostegno.
«Molto spesso sono i privati cittadini che svolgono l’attività di amministratore di sostegno — ha affermato il presidente dell’Ordine di Bolzano, Claudio Zago — ma non sempre questi hanno le competenze necessarie per presentare al giudice una corretta e completa rendicontazione economica della gestione delle finanze e del patrimonio di chi, per motivi fisici o psichici, non è in grado di provvedere ai propri interessi». «Grazie alle loro competenze specifiche in materia contabile — ha continuato — i commercialisti iscritti all’Ordine di Bolzano potrebbero svolgere un esame preliminare dei rendiconti presentati, fungendo così da ausiliari dei giudici incaricati. Una tale collaborazione non solo garantirebbe che la rendicontazione sia effettuata con correttezza e trasparenza ma alleggerirebbe il carico di lavoro dell’organo giudiziario. Un modello che in altri contesti italiani è già stato accolto, come per esempio a Milano, oppure, guardando al livello triveneto, a Udine o Vicenza».
«Massimi vantaggi per giudici, beneficiari e amministratori»
La Presidente del Tribunale di Bolzano, Elsa Vesco, ha affermato la sua disponibilità a valutare la proposta avanzata dai commercialisti dell’Ordine di Bolzano. «Abbiamo ricevuto una prima bozza della convenzione da parte dell’Ordine e ora verifichiamo i protocolli interni in materia» ha affermato la dottoressa Vesco durante l’incontro tenutosi nel suo ufficio in piazza Tribunale a Bolzano. «Siamo convinti — ha concluso Zago — che una collaborazione in tal senso non solo comporti i massimi vantaggi per i giudici incaricati ma anche per i beneficiari, gli amministratori di sostegno e, in ultima analisi, per tutta la società». La figura dell’amministratore di sostegno — introdotta con la Legge 6/2004 — ha l’incarico di sostenere e rappresentare chi, per effetto di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi (es. persone anziane, con disabilità, disagio psichico, problemi di dipendenza ecc.). L’amministratore di sostegno, nominato con decreto dal giudice tutelare, è tenuto periodicamente a presentare una relazione riguardante la gestione economica per conto del beneficiario.