La Provincia rafforza la cooperazione fra Comuni
Ammonta a 7 milioni di euro per i prossimi 3 anni il finanziamento che la Provincia di Bolzano – attraverso il bilancio della Regione – mette a disposizione a partire dal 2019 per le collaborazioni intercomunali per lo svolgimento di funzioni e servizi. Grazie a questo finanziamento i Comuni possono realizzare sinergie su riscossione di tributi e tariffe, contabilità, concessione di licenze (pubblici esercizi, manifestazioni), front office per le pratiche edilizie e paesaggistiche, lavori pubblici, servizi demografici e gestione del personale. Si prevede un ulteriore incremento del finanziamento nei prossimi 5 anni.
Collaborazioni, previste risorse aggiuntive
Dal novembre 2017 la legge provinciale sugli enti locali regola queste sinergie, prevedendo la possibilità di destinare risorse aggiuntive – provenienti anche dal bilancio regionale – a favore dei Comuni che deliberano autonomamente di svolgere funzioni e servizi in forma collaborativa intercomunale. “In questo modo vogliamo consentire agli enti locali di continuare a garantire anche in futuro l’ampio spettro di servizi efficaci e di alta qualità, così come stabilito dal nuovo ordinamento degli enti locali” ha chiarito il presidente Kompatscher in occasione della conferenza stampa di questa mattina (25 novembre) a Palazzo Widmann. “Si tratta di una possibilità di adesione volontaria da parte dei Comuni, che intendiamo incoraggiare con un ulteriore finanziamento” ha sottolineato Kompatscher.
Ok dalla Giunta regionale al finanziamento
Proprio su proposta del presidente della Provincia e assessore ai Comuni, Arno Kompatscher, la Giunta nella sua seduta del 19 novembre ha posto ora le basi per il rafforzamento di queste collaborazioni. Lo scorso 18 settembre la Giunta regionale aveva approvato lo stanziamento di 7 milioni di euro per sostenere le sinergie fra Comuni ad esempio per quanto riguarda gli uffici anagrafici o gli uffici tecnici, finalizzate da un lato ad una maggiore efficienza organizzativa e dall’altro ad un risparmio gestionale. Nel corso della conferenza stampa il presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer ha riferito dei “non facili lavori” propedeutici alla definizione degli ambiti territoriali entro i quali il servizio può essere condiviso. Gli ambiti territoriali sono accomunati da caratteristiche simili per quanto riguarda caratteristiche geografiche e socio-economiche.
Prerequisiti per una condivisione efficace
La delibera della Giunta riguardante i servizi potenzialmente condivisi è stata elaborata per gli enti locali dalla Ripartizione provinciale competente, in accordo con il Consorzio dei Comuni – che ha approvato la bozza nel novembre 2018 – e con l’Unione autonoma dei segretari comunali della Provincia di Bolzano. Il Consiglio dei Comuni ha approvato la proposta elaborata nel corso del 2019 grazie all’impegno di un gruppo di lavoro istituito ad hoc. I 105 Comuni interessati dal provvedimento con questa delibera vengono raggruppati in 25 ambiti territoriali ottimali. Per 11 Comuni – Bolzano, Renon, Castelrotto, Sarentino, Appiano, Caldaro, Lana, Merano, Silandro, Brunico e Vipiteno – non sono previsti ambiti territoriali ottimali. Fondamentale per la condivisione efficace di servizi e funzioni è una certa omogeneità, ha sottolineato Schatzer. Per questo la definizione degli ambiti territoriali ottimali ha tenuto conto delle caratteristiche geografiche e socio-economiche dei singoli territori, nonchè delle sinergie già in essere.
I requisiti per l’accesso al finanziamento
Le novità per i Comuni sono stati illustrati dalla direttrice della Ripartizione Enti locali Marion Markart. La dirigente ha sottolineato che i Comuni possono accedere al sostegno economico per lo svolgimento dei servizi in sinergia. I requisiti sono stabiliti nell’accordo aggiuntivo per la finanza locale approvato la scorsa settimana dalla Giunta. Il testo stabilisce che le sinergie possono riguardare la riscossione di tributi e tariffe, contabilità, concessione di licenze (pubblici esercizi, manifestazioni), front office per le pratiche edilizie e paesaggistiche, lavori pubblici, servizi demografici e gestione del personale. Il requisito per attivare una sinergia è l’esercizio congiunto di almeno 2 servizi – fra quelli elencati nel regolamento – da parte di 2 Comuni o il servizio da parte di 3 Comuni. Per i servizi in questione vengono finanziati 25.000 euro l’anno per ogni 2.000 abitanti (4.000 abitanti per collaborazioni in ambito di licenze del commercio o gestione del personale). Le richieste di finanziamento possono essere presentate senza limiti di tempo, ma la richiesta per l’anno di riferimento deve pervenire entro la fine di ottobre dello stesso anno. Per il 2019 il termine di scadenza delle domande è il 3 dicembre.
Collaborazione già partita a Chiusa
La collaborazione fra Comuni è già partita nel Comune di Chiusa con i partner Barbiano, Velturno, Villandro e Ponte Gardena, ha riferito la sindaca Maria-Anna Gasser Fink. Un’eccezione è rappresentata dal servizio di segreteria comunale, per il quale è già prevista una cooperazione al di fuori dell’accordo siglato dalla Giunta e dunque a prescindere dal numero di convenzioni stipulate. Per ciascun Comune questo servizio della Provincia viene finanziato con 25.000 euro.