La strage silenziosa sui binari: 10 morti in una settimana

Ferrovie. Nel pomeriggio di ieri, 13 marzo, una persona è morta dopo essere stata investita da un treno in stazione a Trento. Come hanno sottolineato in molti, si è trattato del quarto investimento ferroviario in Trentino Alto Adige in soli sei mesi. Oltre all’incidente di ieri altri due investimenti sono avvenuti in stazione a Trento: lo scorso 5 gennaio, quando ha perso la vita una ragazza e il 29 novembre 2022, quando ad essere investito e ucciso è stato un giovane di 36 anni di origini indiane.  Il quarto incidente è avvenuto il 10 ottobre 2022 a Rovereto, quando perse la vita Emiliana Urbani, 44 anni di Trambileno.
Non è facile ottenere il numero preciso delle persone morte a causa di un investimento ferroviario, ma un’occhiata ai vari giornali locali italiani mostra le dimensioni del fenomeno. Dall’8 al 14 marzo, sono rimaste uccise 10 persone compresa la vittima di Trento. Tre nel solo pomeriggio del 12 marzo in due diversi incidenti. Una persona è morta a Secugnago sulla Milano Piacenza, mentre due ragazzi di 15 anni sono stati travolti e uccisi da un treno alla stazione di San Pietro Berbenno, in provincia di Sondrio. All’alba dell’11 marzo è rimasta uccisa una persona a Novi Ligure sulla linea Genova-Torino, mentre un 72enne è stato investito a Sirone (Lecco) nella serata del 10 marzo. Due i decessi registrati il 9 marzo, uno sulla Linea Rho Gallarate,  tra la stazione di Canegrate e quella di Parabiago, dove è stato investito un uomo di sessant’anni, e una a Mestre, dove è rimasta uccisa una 22enne di Chirignago, nella Città metropolitana di Venezia. Infine, nella notte dell’8 marzo, a Frontespina (Macerata), sulla linea Adriatica, ha perso la vita un uomo di cui non sono state fornite le generalità.
Nove morti in sei giorni a cui va aggiunto l’ultimo di cui ha dato notizia Rete Ferroviaria Italiana pochi minuti fa: una persona è stata investita ad Arcene, sulla linea Milano Bergamo attorno alle 8.3o di oggi 14 marzo.

(ma.bo)