Il lato comico dei confini. “San Marino Goodbye”, il nuovo romanzo di Luca Restivo
“Come viene governato il mondo e com’è che viene condotto in guerra? Dei diplomatici ingannano dei giornalisti e ci credono quando poi leggono il giornale”. Questa frase di Karl Kraus viene spesso in mentre quando si legge “San Marino Goodbye” (Blackie Edizioni) il nuovo e primo romanzo di Luca Restivo, autore televisivo (La7, Rai e Sky) e teatrale (“Salutava sempre” con Alessandro Cattelan) nonché conduttore di “Cater Xl” su Rai Radio 2.
In “San Marino Goodbye” l’autore maramaldeggia su social, televisione e politica strappando più di qualche risata, ma, soprattutto, mette in scena il lato comico dei tragicomici confini nazionali, che non riguardano solo San Marino e l’Italia: Restivo ridicolizza il sovranismo populista mostrando, innanzitutto, quanto la passione per i confini e soprattutto l’odio contro chi li attraversa senza permesso sia lontano dai problemi quotidiani dei singoli cittadini.
“Principalmente, essenzialmente, nella mia profonda natura, sono solo un essere umano che vuole bersi un tè freddo senza essere disturbato da gente che crede in una striscia per terra” confessa uno dei tanti protagonisti del romanzo stufo dell’ennesimo problema causato da chi ricrea la propria identità proprio su quelle strisce di terra.
Luca Restivo
Da questo punto di vista, ovviamente, i confini di San Marino si prestano alla perfezione “Sarà che sono nato a Castel San Pietro, il paese che è il trattino tra l’Emilia e la Romagna e che la riviera Adriatica è la mia (seconda) casa – premette Restivo – ma quel monte vicino Rimini con in cima la Repubblica più antica del mondo mi ha affascinato da sempre. Come non amare infatti una nazione che alla sua dogana sfoggia la scritta Benvenuti nell’antica terra della libertà? Mi è sembrata perfetta per ospitare la storia dei miei ottusi e zelanti burocrati e dei loro ‘nemici’ dall’altra parte del confine”.
Un romanzo sui confini più che su San Marino?
Sì, ho sempre pensato a questo romanzo come a una grande satira sui confini e soprattutto su chi crede troppo alla loro importanza, come se una striscia per terra possa davvero dividere tra un “Noi” e un “Loro”. Su quanto la vita di tutti noi – in misura minore a seconda delle nazioni di provenienza – possa essere determinata dall’avere o meno un certo passaporto. Non bisogna credere troppo alle frontiere, all’idea che una striscia per terra possa determinare identità o creare biografie. La vita è qualcosa di più complicato e aperto.
Una mentalità che appare intrinsecamente legata al populismo…
Sì, perché spinge a distogliere lo sguardo dalle responsabilità collettive e condivise per cercare un capro espiatorio. I problemi vengono affrontati allo scopo di coltivare un proprio orticello di potere, in politica come sui media. Nel romanzo, ogni personaggio resta convinto della propria narrazione, nonostante risulti evidente che questo allontani la soluzione del problema.
San Marino resta comunque al centro del romanzo, si notano studi approfonditi.
Sì, ci sono andato spesso e ne ho studiato attentamente la storia. Proprio per lo stile del romanzo, occorreva essere il più preciso possibile. Ricordo un’intervista a Tullio Solenghi del “Trio” che, a chi rimproverava la loro grandissima attenzione alla precisione storica dei costumi per costruire una parodia del Promessi Sposi rispondeva che le parodie e le farse necessitano di queste particolari attenzioni per risultare credibili.
Come è nato questo “incontro” con San Marino?
Ho iniziato a scrivere il romanzo nel 2017 ma poi mi sono bloccato perché non trovavo chiave giusta per proseguire. Poi sono finito a San Marino e l’ho trovata.
Qualche sanmarinese se l’è presa?
No, anzi, poi è chiaro che il romanzo è soprattutto una satira sull’Italia e gli italiani.
Massimiliano Boschi
Immagine di apertura: L’alba alla frontiera tra Italia e San Marino (Foto Mattia Tullini)
Luca Restivo presenterà “San Marino Goodbye” alla Nuova Libreria Cappelli di Bolzano alle ore 18 di venerdì 5 aprile 2024.