Assassinio sulle Alpi. Luce sulla morte di Ötzi
La vittima è un uomo ed è stato ferito da una freccia più di 5.300 anni fa. Nonostante questo, il corpo dell’Uomo venuto dal ghiaccio è conservato meglio di alcune vittime di delitti più recenti. Alexander Horn, ispettore capo della polizia giudiziaria di Monaco, ha riaperto assieme a un team di esperti il caso sulla morte di Ötzi. Moderati da Martina Schönfeld, giornalista scientifica della trasmissione Terra X sul canale ZDF, Horn e alcuni scienziati analizzeranno le presunte circostanze della morte, il profilo dell’assassino e il movente. L’incontro è aperto al pubblico e si svolgerà martedì 20 settembre alle ore 18 nell’auditorium di Eurac Research. Ingresso libero.
Il 19 settembre 1991, durante un’escursione, Erika e Helmut Simon ritrovano i resti della mummia diventata famosa in tutto il mondo con il nome di Ötzi. Quando i ricercatori trovano nella sua spalla sinistra la punta di una freccia, tutto porta a pensare che l’Uomo venuto dal ghiaccio sia stato assassinato. 25 anni dopo il ritrovamento e 5.300 anni dopo la morte, l’ispettore capo Alexander Horn analizza l’omicidio di Ötzi avvalendosi dei più recenti metodi criminalistici. Con la supervisione del Museo Archeologico dell’Alto Adige, Horn ha interrogato i “conoscenti” della vittima, ad esempio, archeologi del museo che da anni si occupano della conservazione di Ötzi, esperti in medicina legale, radiologia e antropologia. Il team di Horn ha anche perlustrato il luogo del ritrovamento in val Senales allo scopo di elaborare profilo dell’assassino e movente e di ricostruire le circostanze della morte.
Gli esperti sulla morte di Ötzi
Nel corso dell’incontro Horn discuterà per la prima volta i suoi risultati con Albert Zink (direttore dell’Istituto per le mummie e l’Iceman di EURAC Research), Oliver Peschel (medico legale, responsabile della conservazione), Klaus Oeggl (botanico), Paul Gleirscher (archeologo) e Frank Rühli (medico). L’incontro si svolgerà in tedesco, con traduzione simultanea in italiano e inglese. La serata è organizzata dal Museo Archeologico dell’Alto Adige e da Eurac Research in occasione del convegno internazionale sulle mummie “Ötzi: 25 anni di ricerca”.