Maltempo, si contano i danni. Persa l'intera produzione di Lagrein del 2019
Il sindaco Renzo Caramaschi ed il suo vice Luis Walcher hanno fatto il punto della situazione all’indomani del violentissimo temporale che con raffiche di vento oltre i 70km/h, acqua e grandine si è abbattuto nel primo pomeriggio di martedì 6 agosto sul capoluogo altoatesino creando danni ingenti, ma fortunatamente nessun ferito. Sia il primo cittadino che il suo vice, hanno voluto innanzitutto ringraziare quanti, oltre 200 persone, nell’immediatezza dell’accaduto e nelle ore successive, si sono attivati molto celermente per contenere i disagi e risolvere le varie situazioni critiche venutesi a creare: dai vigili del fuoco del corpo permanente, a quelli volontari, la protezione civile, la Polizia municipale, la Giardineria comunale, l’ Ufficio Strade del Comune e SEAB. Uomini che hanno utilizzato tutti i mezzi anche meccanici disponibili. In aiuto dei colleghi del capoluogo anche alcuni mezzi e uomini dei corpi dei vigili del fuoco volontari di San Giacomo, Laives e Settequerce.
Caramaschi e Walcher hanno poi fornito alcune cifre sugli interventi eseguiti e sui i danni provocati dalla bomba d’acqua e grandine che ha investito in maniera rapida e inaspettata la città. Circa 200 gli interventi complessivi dei vigili del fuoco di cui 140 sino alle 19.00 e poi altri 60 fino alle 24.00 soprattutto per liberare cantine e garage allagati. Innumerevoli le chiamate alla Polizia Municipale riguardanti tutte le zone della città. Utilizzate contemporaneamente (cosa che si verifica assi di rado) tutte e tre le autoscale in dotazione al corpo permanente dei vigili del fuoco per poter liberare i tetti dai materiali, dai rami e da quant’alto trasportato dal vento (in via Zancani ad esempio sono crollati due tetti) o per tagliare i rami dagli alberi schiantati. Colpito duramente il cimitero di Gries dove è si è spezzato uno storico albero. Molte anche le macchine in sosta in prossimità di alberi, rimaste danneggiate, alcune irrimediabilmente. Molto spavento per alcuni schianti di alberi di grosse dimensioni, ma fortunatamente solo danni materiali. Alcuni tunnel e sottopassi completamente allagati, strade trasformate in torrenti.
«Ovviamente – ha detto il comandante dei vigili urbani Sergio Ronchetti – il traffico ne ha risentito in maniera significativa, ma gli agenti della Polizia municipale sono stati impegnati soprattutto in attività di supporto ai vigili del fuoco. Una raffica di chiamate a cui è corrisposta una raffica di interventi». La grandinata durata una decina di minuti, ha praticamente compromesso tutta la produzione viticola della conca bolzanina in particolare la produzione di Lagrein 2019 dei vigneti di Gries. L’ultimo evento analogo (ma non così violento), 11 anni fa il 26 giugno del 2008. Ad oggi sono una decina le piante di grandi dimensioni cadute sul suolo pubblico, molte di più quelle schiantatesi sui giardini e sui terreni privati. Schianti a parco Petrarca (1 tiglio e 1 calocedro), nel cortile della scuola materna di Gries (1 cedro), passeggiata Jordan (1 betulla), al Lido (1 salice), parco Ducale (2 piante), e poi crolli dii piante in corso Italia, viale Trieste, viale Europa, via Martin Knoller e Casanova. In corso il rilievo gli alberi danneggiati.
Questa mattina SEAB e Giardineria comunale anche con il coinvolgimento di alcune ditte private e cooperative hanno anticipato di circa un’ora rispetto al solito l’inizio delle varie attività concentrate oggi in particolare sugli interventi di pulizia strade, marciapiedi, ciclabili, passaggi ecc. Già ieri sono stati richiamati in servizio tutti i giardinieri e gli uomini disponibili per intervenire prontamente. «Fortunatamente -ha detto Paolo Abram tecnico della Giardineria comunale- tutti i grandi alberi monumentali del centro e delle passeggiate non hanno subito danni. La Giardineria segue con grande attenzione tutte le alberature (circa 12.000 di cui 6.000 nei parchi ed il resto su strade, cimitero e cortili scolastici) presenti in città tramite un apposito programma di gestione. Nel controllo delle alberature, vengono applicati dei protocolli internazionali che prevedono degli interventi di verifica. Di tutti questi controlli la Giardineria tiene traccia nel sistema informatico».
Roberto Trevisson direttore tecnico di SEAB ha ricordato che Bolzano ha circa 140 km di strade gestite direttamente dal Comune, un centinaio i chilometri sul tessuto urbano. «Ogni 15 metri vi sono delle caditoie (tombini); circa 14.000 su 100 chilometri di strade. Il lavoro che si fa costantemente è quello di cercare di tenerle pulite per permettere al meglio la raccolta delle acque bianche. Quest’anno tali interventi di pulizia sono stati anche intensificati, ma l’evento calamitoso di ieri pomeriggio è stato talmente violento e particolare che sulle caditoie non si è accumulato del verde secco, ma foglie fresche che hanno praticamente “tappezzato” e dunque sigillato e ostruito le caditoie. Di qui gli allagamenti che ne sono conseguiti per altro poi, appena liberati i tombini dal fogliame depositato in superficie, prontamente risolti». «L’allerta -ha concluso Caramaschi- non è ancora rientrata perché il meteo indica per la serata nuove intense precipitazioni anche se i fenomeni non dovrebbero essere così intensi». Rimane infine la raccomandazione alla cittadinanza in queste ore di porre particolare attenzione alla frequentazione di parchi e giardini pubblici, sempre ovviamente per motivi di sicurezza per possibili crolli di rami o schianti di piante.
Johanna Roellecke