Maternità, nuova regolamentazione per i lavoratori autonomi
Estensione del congedo parentale da 3 ai 6 mesi; possibilità di essere rappresentati per un certo tempo da un collega; diritto alla indennità di maternità anche se il lavoro non viene interrotto. Questi, essenzialmente, i miglioramenti in materia di politiche familiari introdotti con il cosiddetto Jobs act del lavoro autonomo recentemente entrato in vigore. I cambiamenti riguardano tutti i lavoratori autonomi e free lance che non sono iscritti a ordini professionali come, ad esempio, i professionisti del settore IT e gli interpreti. Non valgono, invece, per architetti e avvocati.
«Soprattutto molti giovani – dice l’assessora Waltraud Deeg – lavorano nei settori coinvolti. Con questa legge ci si adegua alle mutate condizioni del mercato del lavoro». Accanto ai miglioramenti per quanto riguarda il congedo parentale, sono previste anche agevolazioni fiscali – come ad esempio la deducibilità delle spese per formazione e aggiornamento professionale – e migliore protezione in caso di malattia. Un punto particolarmente importante per l’Alto Adige riguarda la previdenza per le Tagesmutter, che dal primo settembre saranno assicurate e classificate come lavoratrici dipendenti. «Una misura importante – commenta Deeg – per arginare la povertà durante la vecchiaia e per il miglioramento del quadro lavorativo».