Merano città verde, approvato il piano strategico

La Giunta comunale di Merano ha approvato il Piano strategico per la gestione e lo sviluppo del verde cittadino. Ora verrà avviato un processo di partecipazione e la cittadinanza avrà la possibilità di inviare alla Giardineria comunale osservazioni e suggerimenti in merito. Il Piano verrà sottoposto all’esame definitivo del Consiglio comunale all’inizio della prossima legislatura. “ll Piano del Verde – ha spiegato l’assessora al verde pubblico Gabriela Strohmer – nasce dall’esigenza di una strategia condivisa per la gestione e lo sviluppo del verde urbano di Merano, in particolare per preservare il patrimonio arboreo creato negli ultimi 150 anni. Un patrimonio che ha reso Merano famosa a livello internazionale. Per far sì che vengano previsti parchi, sentieri e aree verdi per tutte le generazioni sia negli spazi pubblici che privati serve una strategia ben congegnata che possa essere condivisa nei prossimi decenni, indipendentemente dalle forze politiche che formeranno il governo cittadino”.

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Il verde urbano di Merano non è un lusso

“L’obiettivo del Piano del verde è quello di preservare e sviluppare Merano come città giardino con le sue passeggiate, i parchi, i viali e i giardini privati. A tal fine, il patrimonio di Merano quale città giardino verrà ripreso e proseguito come concetto urbanistico per una strategia degli spazi verdi con una programmazione progressiva quale parte integrante dello sviluppo urbano e della pianificazione ambientale di tutta la città, indipendentemente dall’infrastruttura verde attualmente presente. Il piano del Verde serve a sviluppare una città resiliente, ad ottimizzare e adattare le infrastrutture urbane in un contesto di crescente consumo di suolo, ad adattarsi al cambiamento climatico, ad aumentare la biodiversità, a creare giardini di rilievo ecologico, sociale e urbanistico ed una interconnessione tra il verde e gli spazi aperti nonché a creare un ambiente sano e vivibile. Il verde urbano non è né un lusso né una merce di scambio: gli spazi verdi ed i parchi hanno funzioni sociali, sanitarie, ecologiche e sempre più climatiche”, ha ribadito Strohmer.

Effetti anche sull’attività edilizia

Il Piano del verde dovrà garantire che in futuro il verde urbano venga considerato come una vera e propria infrastruttura fondamentale per migliorare la vivibilità ed attrattività della città e in quanto ntale anche protetto. Il piano riprende diverse disposizioni contenute nel regolamento edilizio comunale, ad esempio quelle relative alla misura e alla funzionalità ecologica delle aree verdi in caso di nuove costruzioni o di interventi di risanamento. “Oggi, nell’ambito di simili progetti, deve essere messo a dimora un numero di alberi superiore a quello prescritto fino a poco tempo fa. Inoltre lo strato di terra sul quale possono sorgere le aree verdi deve essere profondo almeno 60 centimetri”, ha spiegato l’assessora all’ambiente e all’urbanistica Madeleine Rohrer.

Gli obiettivi del Piano del verde di Merano

A medio termine il Piano del verde persegue i seguenti obiettivi:

1. rilievo dettagliato di tutti gli spazi verdi con gli oggetti, i costi e i loro servizi ecosistemici per una pianificazione ed un’amministrazione documentata
2. aumento della qualità ecologica degli spazi verdi in in caso di progetti di nuove costruzioni edili o di demoricostruzioni
3. protezione dei giardini pubblici e privati che caratterizzano il paesaggio urbano
4. miglioramento degli spazi pubblici con tetti verdi, alberi, arbusti, ecc. per migliorare la qualità della vita in tutti i quartieri della città
5. promozione di soluzioni per rendere più verde i terreni privati (zone artigianali, aree industriali, giardini condominiali)
6. tutela e sviluppo dei viali alberati e del grande e diversificato patrimonio arboreo della città di Merano
7. aumento della biodiversità nelle aree agricole informazione dei cittadini e dei vari stakeholder sull’infrastruttura verde di Merano, favorendo anche la loro partecipazione alla gestione e manutenzione della stessa
8. conservazione e sviluppo dei corsi d’acqua e delle rogge.