Merano: il Comune dice No alla funicolare

Merano. Il Consiglio comunale di Merano, al termine di una discussione durata oltre tre ore, ha espresso parere negativo con 19 voti contrari, 13 voti a favore e una astensione al progetto della della funicolare Merano-Scena-Tirolo. Il sindaco Dario Dal Medico, nel precisare che il progetto non lo convince, ha ribadito “la necessità di realizzare in via prioritaria opere strutturali e strategiche che sono più urgenti dell’ipotizzato collegamento a fune per poter gestire la mobilità e il traffico in città. Il mio rammarico è che si sia parlato e si sia dovuto parlare di funicolare e non del sistema di mobilità che avevo auspicato la scorsa volta. Diciamo che i miei auspici non si sono avverati, non ho visto un impegno da parte della provincia a eseguire determinate opere a contorno e a completamento della funicolare. O meglio, opere strutturali, necessarie e urgenti, alle quali la funicolare avrebbe potuto esser un completamento. Invertendo l’ordine delle priorità”.
Per il sindaco, la funicolare sarebbe una cattedrale nel deserto perché Merano necessita di opere che hanno una rilevanza sicuramente prevalente rispetto alla funicolare. Sono opere da realizzare prima, non dopo”.
Mi riferisco – ha proseguito il sindaco – al trasferimento del traffico cui assisteremo all’apertura della circonvallazione (chiara nella mente quella grossa linea rossa), parlo della rimodulazione delle linee urbane ed extraurbane del servizio pubblico, parlo della decarbonizzazione dei bus, parlo delle direttrici da e per Lana e Lagundo che sono particolarmente trafficate, parlo del centro di mobilità – opera principe e principale, senza la quale all’apertura della circonvallazione ci troveremo in una situazione inimmaginabile -. Tutte queste opere sono strutturali e strategiche perché integrate nel tessuto cittadino e portano benefici immediati e concreti alla nostra città. La funicolare si pone, si è sempre posta e resta un’opera a sé stante, indipendente e, come abbiamo visto anche nella discussione di stasera, non integrata ma da integrare. Da integrare con grandi sforzi. È un trasferimento da A a B che poi necessita di ulteriori imprescindibili collegamenti. Con la stazione? Coi bus? Nell’agosto del 2022, ho detto che si sarebbe potuto valutare e approfondire solo se il progetto fosse stato un win-win-win. Il win per Scena è evidente, quello per Merano no. Non lo è dopo un anno e mezzo di ottimizzazioni, di aggiustamenti, di integrazioni, di modifiche. E se una gran parte di questo Consiglio è scettico, così mi pare di aver percepito, se la maggioranza dei cittadini sono scettici e se non abbiamo assistito a un salto di qualità che convince tutti e tutte, che ci fa riflettere e cambiare idea, allora significa che la cosa non funziona”.
Il sindaco ha, inoltre, ribadito le sue profonde perplessità di carattere ambientale per l’impatto sulla zona verde di Lazago, per la vista di un serpente di metallo che sale sulla collina verso Scena. È una responsabilità, anche questa, che non mi sento di prendere. Sono stato tacciato di non avere coraggio – ha concluso  – ma io non ho paura di prendermi delle responsabilità, ma il coraggio delle decisioni va riservato alle decisioni delle quali si è convinti: questa non mi convince.
Il parere espresso dal Consiglio Comunale non è vincolante.

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