Merano, nuove disposizioni per la tutela degli alberi
Nella sua più recente seduta il Consiglio comunale ha approvato alcune modifiche al regolamento edilizio comunale mirate alla salvaguardia del patrimonio arboreo cittadino. “L’ente pubblico e i privati devono impegnarsi insieme a mantenere sano il patrimonio verde della città e a garantire la qualità di vita dell’ambiente urbano. Le nuove disposizioni varate dal Consiglio comunale contribuiranno ad assicurare il futuro dei polmoni verdi meranesi: nei casi di violazione di tali norme tutti i proventi derivanti dalla riscossione delle relative sanzioni amministrative verranno investiti esclusivamente per mettere a dimora altre piante nel territorio comunale”, ha spiegato l’assessora Gabriela Strohmer.
Piantumazioni sostitutive
“Per garantire l’osservanza delle disposizioni in merito alle piantumazioni sostituve, nell’autorizzazione all’abbattimento di un albero viene specificato il termine temporale entro il quale tale piantumazione deve essere effettuata. Se la scadenza non viene rispettata, scatta una multa di 3.000 euro, che si riduce a un terzo se la somma viene pagata entro 60 giorni. In caso di ulteriore inadempienza, viene elevata una nuova sanzione”, ha precisato la direttrice della Giardineria comunale Anni Schwarz.
Abbattimento di alberi
Un’altra novità riguarda l’abbattimento degli alberi. Alla richiesta in tal senso, che va presentata alla Giardineria comunale, deve essere allegata una perizia sullo stato di salute della pianta. Tale perizia deve essere redatta da una persona esperta e abilitata sulla base del metodo VTA (Visual Tree assessment) o di un metodo altrettanto valido. La Giardineria comunale si limiterà a esaminare e a valutare la perizia e a eseguire controlli a campione sul posto – specialmente quando si tratta di alberi particolarmente pregiati.
Lavori di scavo
Già all’inizio dello scorso anno il Consiglio comunale aveva approvato una modifica del regolamento edilizio proposta dall’assessora Madeleine Rohrer per tutelare Merano città-giardino e migliorare in futuro le sue qualità paesaggistiche ed ecologiche.
“Con tale modifica – ha spiegato l’assessora Rohrer – è stato introdotto l’obbligo di predisporre un piano del verde per progetti di edificazione di aree a partire da 2.500 metri quadri. Ciò significa che, nel caso di completa demoricostruzione di un edificio, alla Commissione edilizia deve essere presentato anche un piano che indichi come si intendono distribuire e allestire le aree verdi. I criteri da rispettare sono quattro e vengono verificati dalla Giardineria comunale, la quale dovrà esprimere un parere in merito”. L’obiettivo è quello di evitare, ad esempio, che una preziosa area verde venga frazionata attorno allo stabile in superfici di modeste dimensioni e di incentivare la creazione – grazie anche alla consulenza della Giardineria – di aree verdi più ampie e connesse fra loro. Gli alberi e le piante selezionate devono essere adeguati al sito specifico ed essere abbinati tra loro in modo corretto tenendo conto anche delle particolarità botaniche del quartiere. Nuove superfici verdi e nuove alberature devono porsi il più possibile in continuità con le aree verdi e le zone alberate contigue. Infine, la progettazione di superfici verdi in prossimità di acque superficiali o di corridoi ecologici devono accrescere le potenzialità ambientali del luogo.
Ora, con le più recenti modifiche, è stato definito anche un nuovo modus operandi per i grandi cantieri, con particolare riguardo agli interventi per la posa di infrastrutture sotterranee lungo le strade cittadine. L’efficacia delle nuove prescrizioni erano state verificate sul campo in occasione di due progetti pilota. Adesso è obbligatorio, in caso di lavori di scavo che interessino più di dieci alberi, coinvolgere in via preventiva la Giardineria comunale in modo tale che venga individuato un tracciato in grado di preservare il più possibile gli apparati radicali delle piante interessate dai lavori. Inoltre i futuri bandi di gara verranno integrati con le prescrizioni per la tutela degli alberi definite, nel corso dei due sopracitati progetti, in stretta collaborazione con i progettisti e i committenti. Infine è previsto che i lavori di scavo debbano essere seguiti e coordinati anche da un esperto specializzato nella tutela delle radici degli alberi.