Merano, nuovo accesso per il Passirio
C’è un nuovo accesso al Passirio a Merano. Il passaggio e la nuova area fluviale ricreativa sono stati inaugurati il 12 aprile da rappresentanti dell’Ufficio Sistemazione bacini montani Ovest dell’Agenzia provinciale Protezione Civile e dal sindaco del Comune di Merano Paul Rösch assieme all’assessora comunale Gabriela Strömer che hanno sottolineato come si sia reso accessibile il Passirio e un angolo di natura ai cittadini di Merano.
In quel tratto il Passirio compie un’ampia curva e all’interno di essa da secoli si deposita materiale detritico, che si è accumulato nel tempo. Su questo deposito crescevano piante in forma disordinata, soprattutto le pericolose robinie (=Akazie). Su richiesta e in accordo con il Comune, proprio in questo tratto si è deciso di realizzare una piccola area pianeggiante, lunga circa 35 metri e larga mediamente 5 metri, realizzata con materiale proveniente da corsi d’acqua. Degrada verso il Passirio con 3-4 gradini in massi, favorendo chi volesse raggiungere le acque o volesse sedersi a godere la quiete e l’ombra, costituita da alcuni bellissimi salici e un pruno, che sono stati appositamente lasciati. Il Comune di Merano ha colto l’occasione per ripristinare il lastricato sulla Passeggiata d’Inverno e installare nuove ringhiere e lampade storiche sulla stessa.
In precedenza erano state realizzate le ormai famose terrazze in centro nei pressi delle Terme, che hanno riscosso grande successo. La spesa complessiva con l’ulteriore accesso a monte della Wandelhalle ammonta a 214mila Euro, dei quali solo 29mila a carico della Provincia. I lavori presso la passerella Tappeiner, accesso al Passirio compreso, si inseriscono in un piú vasto disegno progettuale, che, a partire dal 2002, ha radicalmente cambiato l’aspetto del Passirio a Merano.
Con interventi ripetuti nell’arco dell’anno, grazie ad uno specifico piano, come h spiegato Mauro Spagnolo, direttore dell’Ufficio Sistemazione Bacini Montani Ovest, si è provveduto alla cura della vegetazione in alveo, in particolare delle piante di grandi dimensioni, che possono costituire un pericolo. La lotta alla vegetazione infestante ha interessato specie quali la robinia, l’ailanto e neofita, buddleia, e le piante che crescevano nei muri di sponda danneggiandoli. Inoltre, si è provveduto a riparare e rifare molti tratti di muri, costruiti in epoca austriaca con materiali inadatti, spesso in pessimo stato e così ripristinata la loro funzione di tutela. L’investimento è stato di oltre 1,2 milioni di Euro suddivisi in 10 lotti.
È stato rifatto, quindi, rifatto il muro destro a valle della passerella Tappeiner su un tratto di circa 70 metri, con un esborso i 117mila Euro. Sono stati eseguiti anche alcuni lavori per favorire la fauna ittica e la sua ripopolazione, con una spesa di 4.700 Euro.