Mercatino di Natale di Bolzano: i costi e i disagi dietro a un'edizione da record

Sabato 6 gennaio si sono spente le luci sul Mercatino di Natale di Bolzano, e si è chiusa così un’edizione da record: “l’afflusso di ospiti al Mercatino è stato maggiore rispetto alle ultime edizioni, superando sicuramente i risultati degli anni pre-Covid” riferisce l’Azienda di soggiorno di Bolzano, stimando che, se nel 2022 si era arrivati alle 800mila presenze, il Mercatino di quest’anno non sarà da meno, e anzi, la stima si avvicinerebbe addirittura al milione di visitatori. Solo per inquadrare il fenomeno: nella città di Bolzano, che conta ca. 106mila abitanti, per raggiungere numeri paragonabili ci vuole l’intera stagione turistica estiva da maggio ad ottobre (vedi qui dati amministrazione comunale riferiti al 2022, i più recenti disponibili).
E invece il mercatino di Natale dura “solo” 44 giorni, comunque più di una quaresima. E’ stato infatti inaugurato il 23 novembre scorso, con l’accensione delle 1300 lucine dell’enorme albero alto 20 metri, collocato in piazza Walther. Per 44 giorni “bellissime casette di legno che abbracciano la piazza si riempiono di palline colorate, ninnoli e ciabattine di panno, tovaglie ricamate, lanterne, carillon, angioletti, presepi e statuine di legno, e di mille manufatti originali di artigianato altoatesino da cui è impossibile non lasciarsi incantare”, spiegano gli organizzatori nel comunicato d’apertura. Un incanto che non ha mancato di esercitare il suo forte fascino, soprattutto sul pubblico italiano: solo nei giorni dall’8 al 10 dicembre, quelli del ponte dell’Immacolata –non a caso definito dai media tedeschi das Italiener Wochenende il fine settimana degli italiani – si sarebbero registrati sull’A22 circa 170mila veicoli, che hanno trasformato la viabilità dalla Val Pusteria a Modena, in un unico, lunghissimo serpentone di auto e bus. Lunghe code anche in città, ai parcheggi e nei ristoranti, dove trovare un tavolo poteva rivelarsi una missione impossibile, e non solo nei giorni del ponte.

Quello del “Mercatino di Natale-folla turisti- code-disagio dei residenti e lamentele” (destinate a svaporare fino al prossimo mercatino) è un rituale ormai parte di una tradizione bolzanina, con dinamiche da subire passivamente, aspettando che passi l’onda. Dinamiche che sembrano di fatto immutabili, un po’ come la statua del Walther che nell’omonima piazza presenzia ogni anno silenziosa alla messa in scena dello spettacolo del Natale. Ma cosa c’è dietro l’enorme macchina organizzativa del Mercatino? E quante sono le risorse pubbliche destinate all’iniziativa?

I costi del Mercatino di Natale

Ad organizzare il Mercatino è l’Azienda di Soggiorno di Bolzano, ente finanziato al 30% da risorse pubbliche -contributo del Comune, della Provincia e della Regione- e per il resto tramite altri ingressi, come l’imposta di soggiorno, le attività di marketing e i proventi da proprietà. Nel bilancio di previsione 2023, pubblicato dall’Azienda, al Mercatino di Natale sono dedicati diversi capitoli di spesa per un totale di poco meno di mezzo milione di Euro (490.590 euro)  tra pubblicazioni, acquisto di servizi e prestazioni professionali specialistiche e altri beni. A pesare di più sui costi sono i 290.000 Euro per l’acquisto di altri beni e servizi, che, precisa l’Azienda “riguardano tutti quei lavori necessari alla costruzione degli stand e all’allestimento, con diverse professionalità e artigiani che occorre impiegare. Notevole anche l’impegno economico per l’organizzazione del programma musicale e culturale del Mercatino, per le spese di corrente elettrica e pulizia dell’area del Mercatino, per la promozione e l’ospitalità”, precisa l’Azienda. Il mercatino si finanzia grazie agli introiti degli affitti delle casette e grazie ad una quota messa a disposizione dall’Azienda stessa, mentre per alcuni specifici ambiti e progetti l’Azienda riceve un contributo da parte della Provincia Autonoma di Bolzano e dalla Regione Trentino Alto Adige (programma di contorno). Nel 2023, da parte del Comune di Bolzano c’è stato investimento di ca. 100mila Euro per nuove casette e di ca. 75mila Euro per l’affissione delle luminarie in centro ”le luminarie sono dell’Azienda, acquistate in parte con il contributo di commercianti e Comune”.
Un discorso a parte va fatto per la promozione, che viene coperta per tutti i cinque mercatini originali dell’Alto Adige, da IDM con una cifra attorno ai 300 mila Euro. Nota: i cinque mercatini – Bolzano, Merano, Bressanone, Vipiteno e Brunico -devono attenersi ad un preciso regolamento che riguarda orari di apertura, stand e merce in vendita (ad esempio è vietata la vendita di impianti Hi-fi, biglietti della lotteria e palloncini). Ogni mercatino è poi libero di intraprendere ulteriori iniziative promozionali. Non tutti lo fanno, Bolzano ha investito ca. 85 mila Euro in promozione.
Rispetto ai numeri raggiunti ci si può chiedere se i costi siano in proporzione: troppi? Troppo pochi? Probabilmente la risposta di commercianti e albergatori sarebbe diversa da quella dei cittadini e delle cittadine. Al di là delle cifre e del loro peso, a quanto pare Bolzano sembra aver trovato la sua perfetta comfort zone come “Città del Mercatino”, ormai da 32 anni. Siamo sicuri che sia solo una questione di “semplici” scelte di marketing e city branding?

Caterina Longo

Immagine in apertura: Foto Daniele Fiorentino, courtesy Azienda di Soggiorno di Bolzano

 

Ti potrebbe interessare