Mobilità green, consegnata la nuova flotta a idrogeno
La Provincia di Bolzano rafforza il suo primato nella mobilità green. Ieri (6 febbraio) in piazza Magnago sono stati consegnati 10 nuovi veicoli elettrici con cella a combustibile, prima flotta di questo genere in Italia. I veicoli saranno noleggiati a lungo termine a una decina di utenti: fra questi anche la Giunta provinciale altoatesina, che intende assumere un ruolo modello in tema di mobilità sostenibile. “Tocca a noi di dare il buon esempio e dimostrare che guidare a zero emissioni è possibile” ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher in occasione della consegna ufficiale delle chiavi dei nuovi veicoli. Gli altri destinatari delle auto sono enti o aziende pubbliche (Eurac Research, Alperia, A22, IDM, Centro sperimentale Laimburg) ma anche aziende private (Microtec, Camping Moosbauer). I veicoli sono stati acquistati dalla società di trasporto pubblico SASA – che già conta nella sua flotta 5 bus a idrogeno – nell’ambito del progetto LIFEalps promosso dalla Commissione Europea e coordinato dall’Istituto Innovazioni Tecnologiche IIT.
Piano Euregio per la mobilità a idrogeno
Quelle consegnate oggi sono 10 auto elettriche con cella a combustibile modello Hyundai Nexo e rappresentano la prima flotta di questo tipo in Italia. Vanno ad aggiungersi alle prime 10 auto di questo tipo acquistate in provincia nel 2013, andando così a costituire una delle più consistenti flotte a emissioni zero esistenti a livello locale. “Abbiamo investito con impegno e convinzione per raggiungere il nostro primato nel settore dell’idrogeno e il know how di cui oggi disponiamo nel settore della mobilità sostenibile” ha rimarcato Kompatscher. “L’idea è quella di condividere questo know-how con le provincie limitrofe ma anche con altre realtà nazionali ed europee. Stiamo pensando a un piano condiviso per la mobilità a idrogeno a livello di Euregio, l’obiettivo è trovare nuove strategie per gestire la sfida del traffico sull’asse del Brennero” ha precisato il presidente. Obiettivo a medio termine è quello di trasformare l’Alto Adige “in una green region, unendo la protezione del clima alla salute e la qualità di vita dei cittadini. Diventeremo così attrattivi anche per turisti sensibili al tema della sostenibilità” ha concluso Kompatscher.
Strategia per l’Alto Adige a idrogeno
“Entro il 2030 la strategia provinciale sull’idrogeno prevede che fino al 15% dei viaggi di veicoli pesanti sarà a zero emissioni – aggiunge l’assessore alla mobilità, Daniel Alfreider – oltre a investimenti in una nuova flotta di bus e in una fitta rete infrastrutturale. L’Alto Adige ha un enorme potenziale idroelettrico e intende sfruttarlo maggiormente per soluzioni nel settore della mobilità e del transito rendendoci meno dipendenti da benzina e gasolio in futuro”. Secondo l’assessore provinciale ad ambiente ed energia Giuliano Vettorato “un carburante prodotto localmente e da fonti rinnovabili completa alla perfezione l’immagine di un veicolo 100% a zero emissioni. La produzione di idrogeno è il grande vantaggio di questo tipo di mobilità elettrica: può partire quando c’è molta energia “verde” disponibile in rete e poca domanda evitando i momenti di picco la mattina e la sera. Creiamo un circuito economico locale con valore aggiunto per l’Alto Adige, e sono convinto che questo sistema sarà adottato in Italia e in altri paesi”.
Brennero, i progetti di A22 per ridurre il traffico
La mobilità a zero emissioni è una priorità anche per Autostrada del Brennero. Il direttore tecnico generale Carlo Costa sottolinea l’importanza di puntare su propulsioni alternative a tutela dell’ambiente, anche a fronte del numero crescente dei transiti in A22: “Siamo da tempo convinti che si debba puntare su soluzioni sostenibili, in particolare per il traffico pesante. Per primi abbiamo investito sull’idrogeno e oggi che in molti ne hanno capito il potenziale, siamo determinati a potenziare le infrastrutture necessarie per contribuire a stimolare il mercato dei veicoli a idrogeno, che senza stazioni di rifornimento non può avere un futuro”. “Questi veicoli – ha rimarcato il direttore generale di Hyundai Italia Andrea Crespi – sono il frutto di tecnologie all’avanguardia: con un singolo pieno di idrogeno, in appena 5 minuti, riesce a garantire un’autonomia fino a 666 chilometri. A Bolzano segniamo una tappa fondamentale nello sviluppo della mobilità a zero emissioni, con la consegna di una flotta prima e unica nel suo genere in Italia”. Viaggiare a idrogeno è anche conveniente: un pieno costa circa 60 euro e il costo di 1 chilogrammo di idrogeno è di 11,29 euro + Iva.
Il progetto europeo LIFEalps
L’Alto Adige ha intrapreso nel 2013 la strada verso una mobilità a zero emissioni: 10 auto elettriche con cella a combustibile e 5 autobus a idrogeno di SASA sono i primi entrati in servizio, insieme all’impianto di produzione e di distribuzione di idrogeno gestito da IIT a Bolzano Sud. Gli autobus hanno percorso nel frattempo oltre 1,4 milioni di chilometri, le macchine – noleggiate da istituzioni e aziende – hanno accumulato più di 920.000 chilometri. Sulla base degli incoraggianti risultati di questi primi progetti pilota l’Alto Adige ha deciso di continuare su questa strada, coerentemente con la Strategia provinciale per la mobilità 2030. Per questo l’obiettivo del progetto LIFEalps – che ha finanziato l’acquisto da parte di SASA dei veicoli in consegna oggi – è di realizzare una mobilità elettrica a 360° attraverso l’installazione di ulteriori 33 colonnine di ricarica veloce per i veicoli elettrici e di ulteriori 5 pompe di rifornimento per auto e bus a idrogeno. A conferma dell’importanza strategica del progetto a livello europeo era presente alla consegna delle chiavi anche Herald Ruijters, direttore del settore “Investment, Innovative and Sustainable Transport” della DG MOVE della Commissione Europea.