Un'esplosione di blu sul grande murale che rianima piazza Don Bosco a Bolzano
Una parete blu con varie sfumature immersa nel verde che circonda piazza Don Bosco, a Bolzano. È la geometria delle sfumature cromatiche, tratto caratteristico dell’arte urbana di Ciredz, a dare nuova dimensione alla parete cieca e inviolata del palazzo Ipes al civico 9 di via Sassari. Una vera e propria tela gigante che ospita la quinta e penultima opera murale di “Breathe!” Project. Un percorso artistico ideato da Outbox – Urban Art in South Tyrol, in collaborazione con la cooperativa sociale Young Inside e con il decisivo sostegno della Ripartizione Cultura italiana della Provincia di Bolzano, che in pochi mesi ha portato in Alto Adige i lavori in parete di artisti locali, italiani e internazionali dalle sensibilità più diverse. “Azioni culturali così originali e coinvolgenti sono la risposta più bella a questo periodo storico. Un forte messaggio di speranza e positività per il futuro”, puntualizza l’assessore alla cultura Giuliano Vettorato.
E così – dopo “Mimesi” del cagliaritano Tellas in via Brennero a Bolzano, “Sera – Abend” della spagnola Elisa Capdevila a Merano in piazza San Vigilio, “Punto di fuga – Fluchtpunkt” dell’altoatesino Egeon alle scuole “Gandhi” di Laives e “Tempus fugit” dello spagnolo Escif alla Berufsschule di Brunico – il protagonista del nuovo progetto murale che sta contaminando la provincia è ora l’artista sardo noto per la sua tecnica capace di trasformare pareti piatte e bidimensionali in mappe topografiche a segmenti di colore in tonalità dégradé, realizzando opere astratte site-specific di vaste dimensioni.
Entro il fine settimana il quartiere popolare di Don Bosco sarà così pervaso dall’energica ventata di novità con cui “Breathe!” Project sta omaggiando il territorio altoatesino. Un modo originale e alternativo per creare comunità attraverso le più moderne forme d’arte, raggiungendo scorci spesso dimenticati di centri e periferie e dando forma ai pensieri collettivi sulla pandemia in corso, filo rosso di tutte le opere. Pareti che, una dopo l’altra, recheranno a lungo la traccia indelebile del momento che stiamo condividendo con murales positivi ad alto impatto visivo.
Foto copertina: Outbox