Museion svela il programma 2025: una grande mostra sui graffiti e un evento di 24 ore per i 40 anni

Bolzano. Una mostra sui Graffiti, una personale sul lavoro “delicatamente femminista” dell’artista Nicola L. e un evento di 24 ore per festeggiare i 40 anni di Museion: questi alcuni degli highlight che il Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano proporrà al suo pubblico nel 2025. Durante la conferenza stampa di presentazione, svoltasi ieri a Bolzano (27.11.2024) è stato anche annunciato il nuovo filone tematico che farà da trend d’union tra le attività della prossima stagione  The softest hard. La linea di ricerca, che segue quella delle Techno Humanities proposta dal museo negli anni precedenti, vuole proporsi come “pratica urbana e sociale e come forma di resistenza non violenta. In tempi di onnipresenti conflitti internazionali, è importante riconoscere il radicalismo gentile come una forza che promuove la democrazia, la solidarietà, l’emancipazione e l’uguaglianza” ha spiegato il Direttore Bart van der Heide durante la conferenza stampa, sottolineando, inoltre, come l’obiettivo sia portare Museion ad essere un modello di best practices in ambito museale a livello internazionale. Tra le iniziative che vanno in questa direzione c’è anche il nuovo master FOAM – Future of Art Museums, il corso di studi realizzato insieme alla Libera Università di Bolzano, che prenderà il via nel 2025.

Tornando al programma espositivo, la collettiva “Graffiti”, che inaugura in primavera, sarà la prima mostra istituzionale in Italia dedicata alla relazione tra arte visiva e graffiti. Due interi piani di Museion saranno invasi da oltre 50 opere che raccontano l’evoluzione di questa forma d’arte globale, dall’invenzione delle bombolette spray al lavoro di graffiti writers e artiste e artisti moderni e contemporanei. Curato da Leonie Radine e Ned Vena, il progetto espositivo non intende storicizzare i graffiti come una pratica “outsider”, ma metterli in dialogo con opere di artiste e artisti contemporanei internazionali, che hanno incorporato i graffiti nel loro lavoro in molteplici forme, come ad esempio Carol Rama o Charlotte Posenenske (dal 29.03 al 14.09.2025).

Nicola L., Little TV Woman: ‘I Am the Last Woman Object’, 1969.
Courtesy XXO Collection © Nicola L. Collection and Archive. Photo: Kyle Knodell

La seconda grande mostra che segue in autunno è la prima grande retrospettiva europea su Nicola L. (1932-2018), nel cui lavoro si rispecchia perfettamente il nuovo filo della ricerca The Softest Hard. A partire dagli anni Sessanta, l’artista francese nata in Marocco ha infatti sviluppato un’opera politicamente attiva, ma allo stesso tempo giocosa e umoristica, impregnata di ideali femministi e antirazzisti di uguaglianza e collettività. Per questo progetto espositivo itinerante Museion collabora con Camden Art Centre (Londra), Frac Bretagne (Rennes) e Kunsthalle Wien.

Prosegue anche nel 2025 l’attenzione al patrimonio museale inteso come collezione, e, in particolare, come archivio. Proprio sul ruolo dell’archivio saranno incentrate le mostre a Museion Passage, lo spazio al piano terra del Museo accessibile gratuitamente. La mostra “Edizioni Francesco Conz dalla Collezione Museion” approfondirà le collaborazioni, i rapporti professionali e personali tra collezionisti, artiste e artisti esemplificati dal caso di Francesco Conz (Cittadella, 1935 – Verona, 2010) nell’anno in cui ricorre il 90° anniversario dalla sua nascita. La figura di Conz è entrata anche nella storia dell’ANS, Archivio di Nuova Scrittura, parte della Collezione Museion. La mostra, a cura di Frida Carazzato e realizzata in collaborazione con la Fondazione Bonotto, sarà visibile a Museion Passage e al Cubo Garutti dal 11.04 al 31.01.2026.
Nel quinto anniversario dalla scomparsa di Sven Sachsalber, Museion renderà omaggio alla sua eredità presentando al pubblico i risultati di una ricerca sul suo archivio attraverso una narrazione che valorizza il suo lavoro in un contesto internazionale. Affidata al collettivo curatoriale BAU e iniziata nel 2022, la ricerca si concluderà nell’aprile del 2025. “Abbiamo lavorato a stretto contatto con la famiglia dell’artista – anche se si tratta di un archivio privato crediamo che il ruolo di Museion sia quello di mettere a disposizione le proprie competenze per poter valorizzare archivi d’artista importanti per la collettività” ha sottolineato a proposito il direttore Bart van der Heide.

Il programma 2025 verrà ulteriormente arricchito da nuove acquisizioni e pubblicazioni, tra cui Lucia Marcucci. Tutto qui?, il primo studio completo su Lucia Marcucci – artista nota per il suo approccio visionario al linguaggio nell’arte – realizzato in collaborazione con Ar/Ge Kunst, Bolzano, e grazie al sostegno del programma Italian Council (2024) promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Tra le diverse collaborazioni, si segnala quella con la Biblioteca cantonale di Lugano, per la realizzazione di una mostra legata all’Archivio di Nuova Scrittura, in collaborazione con il Museo Mart.

Nel 2025 il Museion Art Club Forum continuerà ad essere uno spazio vibrante per le subculture e un palcoscenico per la musica sperimentale, la poesia e le arti performative. In particolare, il 13 settembre Museion unirà le forze con Transart per una speciale celebrazione di 24 ore, in occasione del 40° anniversario della costituzione di Museion nel 1985 e del 25° anniversario di Transart Festival. L’evento, con porte aperte 24 ore su 24, rappresenta un omaggio all’evento pre inaugurazione “Solo24” nel dicembre 2007, creando un legame simbolico tra passato e presente. “È un invito aperto a tutte e tutti per vivere un’esperienza unica che intreccerà arte, comunità e l’energia straordinaria che definisce Museion come moltiplicatore culturale a Bolzano e oltre” conclude il direttore Bart van der Heide.

Cat.Lo.

Immagine in apertura: Rammellzee, Future Futurism, 1984. Groninger Museum, loan from private collection.
Photo: Marten de Leeuw. Courtesy The Estate of Rammellzee.

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