Gli edifici intelligenti che aiutano a risparmiare energia, l'esperienza dell'azienda altoatesina myGEKKO
Innovazione. Monitorare e controllare i dispositivi di un edificio da un’unica interfaccia attraverso la domotica non è solo pratico, ma può portare anche ad un considerevole risparmio energetico , con una conseguente riduzione delle emissioni. L’azienda altoatesina myGEKKO, con sede a Brunico e a Monaco di Baviera, si occupa da oltre vent’anni di soluzioni hardware e software per edifici digitali. Già nota per la sua partecipazione a Fusion Grant, il bando promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e dal NOI Techpark per sostenere giovani ricercatrici e ricercatori e attivare nuove collaborazioni tra ricerca e impresa, ha sviluppato, tra l’altro, un progetto per trovare il giusto equilibrio tra il benessere e i consumi energetici (ne abbiamo parlato qui). Abbiamo intervistato Martin Beikircher, responsabile marketplace e partnership, e Julian Donges, Product Manager, per capire come la domotica possa contribuire al cambiamento verso la transizione ecologica.
Quali sono le soluzioni innovative che caratterizzano un edificio intelligente?
Martin Beikircher:”Il nostro sistema integra diversi dispositivi, dalla caldaia alle tapparelle, dalle luci ai pannelli fotovoltaici, fino alla regolazione dei flussi energetici. Questo permette di raccogliere dati, combinarli per migliorare l’efficienza e ridurre i costi. Ad esempio, se la finestra è aperta, il sistema può spegnere la caldaia e avvisare che non è necessario riscaldare l’ambiente. Offriamo dunque la possibilità all’utente di controllare tutto attraverso un’unica app, semplificando la gestione e riducendo gli sprechi energetici. myGEKKO ha recentemente lanciato un nuovo prodotto, progettato e ottimizzato esclusivamente per la gestione dei flussi energetici, delle tariffe energetiche e di grandi dispositivi come wallbox, pompe di calore, impianti fotovoltaici e batterie: il myGEKKO HEMS (Home Energy Management System).”
Martin Beikircher, responsabile marketplace e partnership. Foto courtesy EKON
Qual è il potenziale della domotica e quali tecnologie saranno sempre più indispensabili?
Julian Donges:“I benefici della domotica storicamente includono comfort, risparmio energetico, sicurezza e una migliore gestione dell’edificio ottimizzando le risorse e diminuendo i costi. Con il nostro sistema e attraverso strumenti innovativi quali AI, Energy management, Cloud solutions, aiutiamo le persone a essere più consapevoli e proattive, riducendo il consumo energetico e migliorando la sostenibilità”
MB: “Una delle tecnologie chiave per il futuro sarà la condivisione dei dati della casa con partner terzi per beneficiare di vantaggi sempre più convenienti. Ad esempio, un’assicurazione potrebbe offrire tariffe agevolate in cambio di dati sull’occupazione dell’abitazione, così come produttori di pompe di calore o inverter PV potrebbero utilizzare i dati relativi alle prestazioni per offrire garanzie più estese. Un dare e ricevere con l’obiettivo di ottimizzare i sistemi e renderli sempre più efficienti e personalizzati”.
Julian Donges, Product Manager. Foto courtesy EKON
Quanto può la domotica contribuire al risparmio energetico avvicinandosi sempre più al modello “casa green”?
JD: “Se con domotica intendiamo anche la gestione dell’energia, si può arrivare fino a un risparmio del 30%. Per edifici più vecchi che non hanno mai sfruttato tecnologie moderne come batterie, pompe a calore, pannelli fotovoltaici e l’isolamento termico, il risparmio può raggiungere anche il 50%. Questo è particolarmente importante in vista della Direttiva europea sulle case green, che richiede agli edifici di ridurre il consumo energetico del 16% entro il 2030 e fino al 22% entro il 2035”.
In che modo può contribuire l’intelligenza artificiale?
JD: “L’intelligenza artificiale consente ai nostri sistemi di imparare dalle abitudini degli utenti. Ad esempio, in un ufficio il sistema dovrà imparare attraverso dei sensori di presenza ad accendere il riscaldamento e le luci solo quando gli ambienti sono frequentati, risparmiando così energia. myGEKKO sta lavorando, come già accade in molte realtà europee, su soluzioni che includono tariffe dinamiche, suggerendo agli utenti il momento migliore per ricaricare i propri dispositivi in base ai prezzi dell’energia. L’obiettivo è che il sistema diventi sempre più autonomo nel prendere decisioni, ottimizzando i consumi senza che l’utente debba intervenire”.
Qual è la situazione del mercato della domotica in Alto Adige e quali sono le prospettive?
JD: “In Alto Adige vediamo un interesse crescente nel settore commerciale, soprattutto negli alberghi, che richiedono una gestione intelligente per ottimizzare i consumi energetici e la gestione degli ospiti. La domotica è particolarmente importante per il management di grandi strutture dotate di spa, cucine e numerose camere”.
MB: “Nel settore residenziale invece il mercato è più attivo nelle case di pregio. Il resto dell’Italia rappresenta un mercato più difficile rispetto alla Germania, dove è per noi più facile operare grazie ad un parco immobiliare più recente, il quale permette un approccio differente a nuove tecnologie. È inoltre presente un generale interesse per la digitalizzazione e l’automazione, che combinato a requisiti legislativi, promuove la modernizzazione degli edifici. Infatti, per poter rispettare determinati requisiti ESG, i proprietari sono sollecitati ad apportare migliorie per non deprezzarne il valore. Differente è la situazione in Italia, ma nonostante ciò, il mercato italiano potrebbe presto offrire grandi opportunità grazie a iniziative come la Transizione 5.0 che concede vantaggi fiscali importanti legati all’efficientamento energetico degli edifici”.
Chiara Caobelli
Immagine in apertura: Smart Home. Foto courtesy EKON