Negozi e cultura, pienone a Don Bosco per l'incontro informativo
Pienone a Don Bosco per la presentazione del progetto Negozi e cultura che mette a disposizione gli spazi di quattro negozi sfitti per progetti culturali. Mercoledì sera la sala “Finetto” nel quartiere bolzanino di Don Bosco ha ospitato la presentazione del progetto «Negozi e Cultura/Kulturläden» con i presidenti delle associazioni e delle cooperative culturali, educative e giovanili e delle biblioteche. Con loro il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, promotore del progetto deliberato dalla Giunta provinciale del 31 gennaio, e già oggetto di un sopralluogo di Provincia, Comune di Bolzano, Istituto per l’Edilizia Sociale IPES e Consiglio di quartiere Don Bosco il 1° febbraio.
Con il progetto pilota ideato dal Dipartimento Cultura Italiana della Provincia, in sinergia fra i vari enti indicati, vengono messi a disposizione gratuita di associazioni e cooperative culturali e giovanili e enti quattro spazi commerciali dell’Ipes liberi e disponibili nel quartiere bolzanino di Don Bosco per promuovere le relazioni sociali fra i residenti e con i residenti tramite l’offerta di proposte culturali. I negozi si trovano uno, in Piazza Don Bosco 7/b, due in Via Sassari, rispettivamente al civico 13/b e 13/c, e uno in Via Bari 36/a. Nei prossimi giorni saranno organizzate delle giornate delle porte aperte per far prendere visione degli spazi disponibili del progetto alle organizzazioni ed enti interessati e dar loro modo di incontrarsi e confrontarsi per possibili sinergie e proposte. Il progetto, come ha affermato l’assessore Tommasini, è pensato per favorire l’incontro degli abitanti del quartiere Don Bosco con proposte culturali che coinvolgano realtà già presenti e attive dando vita ad attività in rete. Questo può avvenire anche promovendo il lavoro di giovani attivi nel settore creativo e culturale. Il tutto assieme agli stessi abitanti, con il coinvolgimento della Provincia, del Comune di Bolzano e del Consiglio di quartiere.
«In questi anni – come ha detto l’assessore Tommasini – assieme al Comune di Bolzano abbiamo investito molto sul quartiere Don Bosco». Il finanziamento delle attività culturali viene posto in relazione alla necessità di un nuovo e più ampio concetto di welfare, che da assistenziale diventa generativo. Tra le misure attuate l’assessore ha citato la riapertura del Teatro Cristallo, le iniziative costanti di marketing culturale non convenzionale, un’offerta di spettacoli nel Parco delle Semirurali, le iniziative della Piattaforma delle Resistenze. Grazie alla nuova normativa e relativi criteri attuativi ulteriore apertura alle imprese culturali giovanili. Recente l’attivazione di un incubatore culturale per la nascita di imprese culturali e creative Impulsi(vi)2. La cultura aumenta la percezione di benessere attraverso le attività culturali e formative che aumentano la partecipazione creando un circolo virtuoso e costituisce un motore di sviluppo della società. I dettagli dell’iniziativa, i criteri e le modalità di partecipazione sono stati spiegati ai presenti dal direttore dell’Ufficio Servizio Giovani, Claudio Andolfo, che ha ricordato best practice attivate in città come Bologna e Milano.
Nell’ambito del bando possono partecipare alla selezione associazioni e cooperative che rispondono ai requisiti previsti dai criteri per l’assegnazione di vantaggi economici connessi con le normative provinciali di riferimento (LP 9/2015 e 13/1983). Gli interessati possono presentare domanda di partecipazione, per posta elettronica certificata PEC: serviziogiovani@pec.prov.bz.it, all’Ufficio Servizio Giovani della Ripartizione Cultura Italiana entro il 31 marzo 2017 utilizzando gli appositi moduli pubblicati sul sito http://www.provincia.bz.it/arte-cultura/giovani Il bando del concorso è consultabile al link: https://www.provincia.bz.it/arte-cultura/giovani/negozi-e-cultura—kulturlaeden.asp . Il progetto avrà durata complessiva di due anni, fino al 31 dicembre 2018. Al termine di tale periodo si valuterà le ricadute positive e gli effetti. Previa verifica dei risultati raggiunti, il contratto di comodato d’uso gratuito potrà essere rinnovato fino a ulteriori tre anni.