NOI Techpark cresce a Bolzano e (in primavera) apre a Brunico
Si amplia la sede di Bolzano, ne nasce una nuova a Brunico: per NOI Techpark, il parco tecnologico dell’Alto Adige, si apre una nuova fase di crescita. Oltre a Biomedicina, Facoltà di ingegneria e Centro per la mobilità sostenibile, sono in arrivo due nuovi edifici con focus su innovazioni energetiche e alimentari. Le aziende, che devono fronteggiare sfide e cambiamenti epocali, hanno così a loro disposizione nuovi spazi, competenze ed infrastrutture di ricerca.
Quarantamila metri quadri di superficie già in uso, 60 aziende, 30 start-up e 45 laboratori, per un totale di oltre mille addetti. Queste sono le cifre attuali del NOI Techpark, che si appresta tuttavia a sviluppi imminenti e significativi: con l’aumentare delle richieste delle aziende, crescono infatti anche le esigenze di spazio. “Grazie alle decisioni e agli investimenti della Giunta Provinciale – spiega Ulrich Stofner, direttore del NOI Techpark – nel prossimo biennio ci espanderemo sia a Bolzano che a Brunico. L’attrattività del NOI come luogo che coniuga scienza e business è in aumento e sempre più aziende riconoscono il valore aggiunto dato da competenze e infrastrutture di ricerca”.
Da ottobre c’è l’Istituto di Biomedicina di Eurac
È appena stato ristrutturato l’ultimo degli edifici storici in stile Bauhaus di via Volta (A6), che da ottobre ospiterà l’Istituto di Biomedicina di Eurac Research. Nella primavera del 2023 è prevista invece l’apertura di NOI Techpark Brunico, il nuovo centro per la mobilità sostenibile dedicato ad uno dei settori principali dell’economia altoatesina: in tutto il mondo un’auto su tre monta componenti prodotti in Alto Adige, che rappresentano nell’insieme ben il 50% del nostro export. La filiera dell’automotive – che con lo stop ai motori a combustione è posta di fronte a difficoltà ed opportunità – troverà così un luogo ideale per il trasferimento di conoscenze, la ricerca applicata e la formazione specialistica.
Unibz porta Ingegneria
Qualifiche professionali strategiche verranno generate anche dalla nuova Facoltà di ingegneria di unibz (B1), la cui inaugurazione è prevista nel 2024 e che formerà sviluppatori hardware e software capaci di combinare le aree dell’ingegneria elettronica, dell’automazione e dell’informatica per una varietà di campi di applicazione. Destinata ad ospitare 800 studenti, aprirà un nuovo capitolo per l’intero areale, trasformandolo in un vero e proprio campus universitario. Inoltre, aiuterà tante aziende locali, che oggi faticano a trovare profili qualificati di questo tipo.
Nuovi spazi per la ricerca su food & green
Lungo la via Brida sono infine in costruzione due ulteriori edifici, ciascuno con una superficie di circa 2.200 mq, che verranno inaugurati a inizio 2024 per ospitare aziende private e laboratori. Il primo edificio (D2) verrà dedicato all’ambito “Food”, dove ci si focalizzerà sui processi di trasformazione, sulla determinazione dell’origine degli alimenti e sulla loro conservazione, aiutando le aziende a trasformare i sottoprodotti in valore aggiunto e quindi in profitto. Il secondo edificio (D3) verrà invece dedicato all’ambito “Green”, dove ci si focalizzerà su energie rinnovabili, edilizia sostenibile e tecnologie idriche. Temi, tutti, che giocano un ruolo chiave per il futuro dell’economia locale nel contesto del cambiamento climatico e della transizione energetica.
Vittoria Battaiola