Olimpiadi 2026 e mobilità, convegno a Trento il 26 febbraio
Il tema della mobilità sempre al centro dell’attenzione mediatica e pubblica. E con l’avvicinarsi della prospettiva olimpica in Lombardia, Alto Adige, Trentino e Veneto, il tema dei collegamenti ferroviari si dimostra quanto mai di attualità. Le motivazioni che spingono a riflettere sul ritorno del treno in differenti realtà dolomitiche ed alpine trovano fondamento nella necessità di dare risposte concrete al bisogno ridurre il traffico che sta soffocando parti pregiate di territorio al fine di favorire un maggior benessere diffuso basato su una migliore qualità della vita sotto il profilo socio-economico e ambientale.
E in questo contesto una spinta importante arriva proprio dal convogliare l’evento sportivo delle Olimpiadi invernali con la visione che preveda la progressiva realizzazione di una serie di collegamenti ferroviari locali che permettano ai territori di montagna di essere connessi e raggiungibili attraverso le reti ferroviarie nazionali ed europee. Alla base di tutto, il criterio della sostenibilità, base fondante della candidatura per l’evento 2026.
È in quest’ottica che l’associazione Transdolomites ha organizzato un convegno, in programma martedì 26 febbraio alla Sala Conferenze del Muse a Trento, per coinvolgere il mondo dello sport, delle Istituzioni provinciali, regionali e nazionali, i tecnici e pubblica opinione, sul tema della mobilità e delle nuove infrastrutture ferroviarie come mezzo d’innovazione per l’intero territorio. L’evento avrà inizio alle ore 14.30, e vedrà diversi relatori prendere parola al microfono. Tra essi ci saranno Massimo Girardi, presidente di Transdolomites, Bruno Felicetti, presidente Nordic Ski, Annibale Salsa, presidente del comitato scientifico di Accademia della montagna del Trentino, Helmut Moroder e molti altri.
La locandina completa della manifestazione con il programma completo è disponibile a questo indirizzo: https://www.transdolomites.eu/olimpiadi-invernali-2026-e-nuove-infrastrutture-ferroviarie-per-le-alpi-centrali-e-le-dolomiti-opportunita-per-promuovere-innovazione-sul-territorio/