Alto Adige: otto film sul territorio finanziati
Otto progetti cinematografici dal forte sapore altoatesino, quelli sostenuti dal primo Call dell’anno del Fondo Cinematografico Televisivo dell’Alto Adige. Non solo un investimento: si aspetta un ritorno economico, sul territorio, di 2,8 milioni di euro, più dello stanziamento provinciale. Cinque produzioni si svolgono in Alto Adige (e ben si vede), due progetti sono stati presentati da case cinematografiche del territorio e uno è un documentario che riguarda direttamente l’Alto Adige. Grazie alle direttive del Fondo, tutte e otto le produzioni sostengono i talenti e l’economia cinematografica locali coinvolgendo professionisti del cinema e fornitori altoatesini. I progetti vengono curati in loco dalla IDM Alto Adige; l’azienda speciale della Provincia di Bolzano e della Camera di commercio dedicata all’economia altoatesina ha ereditato i compiti della BLS nel supporto ai film e all’economia cinematografica in Alto Adige, tra i quali rientra anche la gestione del Fondo cinematografico televisivo dell’Alto Adige.
La condizione per ottenere un finanziamento pubblico è che le produzioni televisive e cinematografiche reinvestano in Alto Adige almeno il 150% di quanto ricevuto (il cosiddetto “effetto Alto Adige”). Per il primo call 2016 sono stati presentati 19 progetti con la richiesta di un finanziamento provinciale. Dopo la valutazione della commissione di esperti e dell’IDM, la Giunta provinciale ha ammesso a finanziamento 8 produzioni con circa 1,9 milioni di euro. Il ritorno economico sul territorio degli 8 progetti, che occuperanno 123 giorni di riprese in Alto Adige è stimato quindi in 2,8 milioni di euro.
Quattro progetti ricevono un finanziamento per la produzione; tre hanno fatto richiesta per un finanziamento per la pre-produzione e poi si aggiunge un supporto finanziario per il progetto “Un passo dal Cielo 4”, ovvero la quarta stagione della serie di successo di Rai 1. Il progetto della Lux Vide, come nelle stagioni precedenti, viene girato a Braies, San Candido e Brunico e continua a narrare le storie che gravitano intorno alla figura di un forestale altoatesino di stanza nelle Dolomiti – con nuove star e questa volta senza Terence Hill nei panni del forestale Pietro.
Due case cinematografiche sono altoatesine, quattro vengono dal resto d’Italia, un progetto è germanico mentre un altro svizzero. «È un piacere constatare che i progetti in questo primo “Call” del 2016 hanno molti collegamenti con l’Alto Adige. L’azione della gran parte delle produzioni sostenute si svolge in Alto Adige, e in questi casi le location sono anche ben riconoscibili. Un vantaggio per l’Alto Adige non solo grazie all’obbligatorio “effetto Alto Adige”, che le produzioni devono sempre dimostrare, ma anche grazie alla pubblicizzazione di un’immagine di sostenibilità per la provincia» afferma il direttore di IDM, Hansjörg Prast. Si tratta di un effetto supplementare molto gradito che si aggiunge all’obiettivo originario del finanziamento, ovvero il supporto all’economia locale.
Si svolge interamente in Alto Adige per esempio il film di fantascienza “Pip Fischer and the secret of Ötzi” della romana One More Pictures, nel quale il piccolo Peter insieme al redivivo Ötzi affronta entusiasmanti avventure. Girato esclusivamente a Bolzano e a Soprabolzano, per il cast è prevista tra gli altri anche l’attrice italiana Valeria Golino (“Rain Man”). L’Alto Adige è anche la location principale nel film per bambini “Alpenbrennen”. Le avventure dell’undicenne Amelie saranno girate in Val Venosta, Val Passiria e a Villabassa. La ragazzina ha sempre vissuto in città e soffre di asma; per questo deve trasferirsi in una clinica in Alto Adige dalla quale fugge per andare sulle montagne. Il progetto è prodotto dalla bolzanina helios sustainable films (“Perseverance”) in coproduzione con la Lieblingsfilm di Monaco di Baviera. «La pre-produzione di entrambi i progetti è già stata sostenuta dal Fondo cinematografico e televisivo dell’Alto Adige e il fatto che vengono realizzati adesso in Alto Adige ci dà molta soddisfazione» afferma Christiana Wertz, responsabile della Film Fund & Commission di IDM.
L’altoatesino Andreas Pichler (“Teorema Venezia”) ha scritto la sceneggiatura per il documentario “Das System Milch” (“Il sistema latte”) sui diversi approcci nella produzione del latte, curandone anche la regia. La Miramonte Film di Bolzano girerà per sei giorni insieme alla EIKON Media Berlin soprattutto a Malles; tra le altre cose nel documentario si racconta anche del maso biologico altoatesino Englhof.
La migliore valutazione da parte degli esperti del Call l’ha avuta il progetto “Rattenrennen” (“La corsa dei topi”) della Preview Enterprises di Ulma, coprodotto dall’austriaca SK-Film- und Fernsehproduktionsges.m.b.H. e dalla bulgara Waterfront Film. Il film drammatico ruota intorno ai caratteri estremamente contrastanti di Anna e Plaka, intenzionate a sopravvivere nella Pristina del 1999; metà delle riprese si svolgono a Bolzano e dintorni.
Da un’iniziativa della ex-BLS è nato il progetto “School of Champions” della Catpics di Adliswill (CH). «Il soggetto per questa serie Tv per ragazzi è ambientato soprattutto in Alto Adige ed è stato sviluppato nell’ambito del laboratorio di scrittura RACCONTI da Clemens Aufderklamm, autore di “La montagna silenziosa”» spiega Christiana Wertz. Adesso, grazie al supporto del Fondoprovinciale, il progetto è maturo per un ulteriore sviluppo della serie. . Anche il progetto “La Guardia” delle case di produzione La Sarraz Pictures di Torino e Tellfilm di Berlino si è assicurato un finanziamento per la pre-produzione. Il film drammatico narra la storia di Sara Mair, guardia carceraria di Bolzano, che deve lasciare da parte i propri pregiudizi e i propri principi per salvare la figlioletta della migrante siriana Nadira. Il film di formazione “Hogar” e le due madri diciassettenni Lu e Fati – diverse ma amiche – è stato presentato dalle case di produzione Disparte e Vivo Film di Roma ed El Campo Cine di Buenos Aires e riceve un finanziamento per la pre-produzione. La regia è a cura della bolzanina Maura Delpero che ha anche scritto la sceneggiatura.