Palm, il progetto per l'apprendimento linguistico fatto dai giovani
PALM è l’acronimo di un progetto Erasmus Plus che vede la collaborazione della Libera Università di Bolzano con altri atenei europei e diverse scuole altoatesine. Obiettivo del progetto: creare una piattaforma di apprendimento linguistico con materiali per bambini e giovani tra i 6 e 14 anni creati dai loro coetanei. A Bressanone, fino a sabato, si riuniscono i coordinatori del progetto. Lo scopo di PALM – Promoting authentic language acquisition in multilingual contexts (Promuovere un’acquisizione autentica delle lingue in contesti multilingui, ndt.) – è la produzione di testi autentici in italiano, ladino e tedesco (oltre che altre lingue europee) da parte degli alunni delle elementari e medie (dai 6 ai 14 anni) e la raccolta di questi su una piattaforma online che possa essere sfruttata per promuovere l’apprendimento delle lingue seconde e straniere.
La novità assoluta del progetto è rappresentata dai materiali su cui si eserciterà chi sta imparando una nuova lingua: in pratica, sono gli studenti parlanti nativi che creano i materiali didattici per i loro coetanei. La capofila del progetto, finanziato dal programma europeo Erasmus Plus, è la Pädagogische Hochschule Niederösterreich che ha creato un network di cui fanno parte oltre alla Libera Università di Bolzano, anche l’Università di Cipro, l’Università di Pécs, la NILE Norwich e la Pädagogische Hochschule Burgenland. Gli atenei lavorano assieme a scuole partner sia dell’Alto Adige che delle regioni di riferimento. In Alto Adige sono state coinvolti istituti di tutte e tre le lingue: l’Istituto Comprensivo Bolzano 1 Centro Storico – scelto come scuola partner – e la primaria A. Rosmini di Bressanone, la primaria di lingua ladina di Ortisei e la primaria di lingua tedesca di Chiusa selezionate invece come scuole associate. Dal 31 gennaio a sabato 4 febbraio, nel campus di Bressanone, sono ospiti i partner del progetto PALM.
“In questi giorni, stiamo lavorando con i colleghi esteri e con gli insegnanti della scuola per predisporre i primi materiali pilota per l’insegnamento dell’italiano, del ladino e del tedesco”, afferma Renata Zanin, ricercatrice di didattica della lingua, che assieme ai ricercatori Lorenzo Spreafico e Monica Parricchi e a Genoveffa Ploner, coordina PALM per unibz. “In seguito valideranno la bontà di quelli predisposti da altri partner di progetto per le lingue tedesco, ladino e inglese”, aggiunge Zanin. Durante gli incontri alla Facoltà di Scienze della Formazione, i ricercatori, oltre a discutere dei lavori svolti sinora e a programmare le attività future, si stanno concentrando sulla valutazione dei livelli di competenza linguistica in L2 dei giovani apprendenti, sulla costruzione di un corpus multilingue di testi e sulla costruzione di una piattaforma interattiva per l’apprendimento precoce della L2. I partner prenderanno parte anche a visite negli istituti scolastici che collaborano al progetto per approfondire la conoscenza del sistema educativo altoatesino. Maggiori informazioni sul progetto PALM sono reperibili al sito: https://www.palmedu.eu/.