Brennero, per la Cassazione il parco eolico «non s'ha da fare»
Il parco eolico del Brennero «non s’ha da fare». Non lo dicono i bravi del Manzoni, ma una sentenza della Corte di Cassazione, che ad aprile si è pronunciata mettendo la pietra tombale definitiva sul progetto. Una definizione, quella di «pietra tombale», non casuale: a dirlo sono i vertici di Leitwind, azienda del gruppo Leitner, che hanno comprato pubblicità sui due quotidiani in lingua italiana dell’Alto Adige per dare notizia della sentenza.
Non che la sentenza fosse del tutto inaspettata: in tal senso – negativo – si erano già pronunciati il Tar regionale nel 2012 e il consiglio di Stato due anni dopo. La Leitwind ha sottolineato quanto si andrà a perdere: 86 milioni di kWh l’anno, equivalenti al fabbisogno energetico di 32mila famiglie, pronti a garantire un risparmio annuo di 70 milioni di euro, oltre a 450mila euro di ricavo annuo garantito per 30 anni al Comune di Brennero per la realizzazione di un impianto da 70 milioni di euro.
Salta così quello che sarebbe stato nelle intenzioni il primo parco eolico delle Alpi. La Corte di Cassazione, nelle motivazioni, ha ricordato quanto detto dal Consiglio di Stato in merito all’autosufficienza energetica dell’Alto Adige che i legali dell’azienda ricordano invece essere «inesistente».