Le «nuove» parole dell'emergenza Covid raccolte in un unico progetto

Che lingua parliamo oggi? Attraverso i media tradizionali e non, è impossibile non accorgersi di come ogni giorno siamo esposti ad una sempre più maggiore quantità di parole che dobbiamo imparare ad utilizzare per capire come va il mondo e stare all’interno di una conversazione più grande o, talvolta, anche solo per non rischiare di essere fuori moda. Ogni giorno leggiamo, interpretiamo, ascoltiamo, utilizziamo non solo neologismi o tecnicismi, quindi rispettivamente parole di nuovo conio o estremamente tecniche, ma anche parole che erano già in uso ma che hanno assunto un nuovo valore o ancora parole desuete tornate improvvisamente di moda.  Il progetto “ABBECEDARIO PER IL NUOVO DECENNIO”, ideato e realizzato da Claudia Gelati, Marina Baldo e Samira Mosca, si colloca proprio all’interno di questo macrotema, con l’intento di fornire spunti di riflessione e aprire così una conversazione sul tema.

Il progetto è uno dei 3 vincitori di Ws Call 2020, il bando di Weigh Station – alla sua terza edizione – a sostegno della produzione e realizzazione di progetti creativi e culturali in Alto Adige. Weigh Station ha messo a disposizione un budget di 12.000 euro in totale per 3 progetti vincitori (massimo 4.000 euro per ognuno), offrendo inoltre alle 3 idee vincitrici il mentoring per la realizzazione, la rete per poterle comunicare e – da quest’anno – i propri spazi all’interno di Casa della Pesa, da usare come coworking. “ABBECEDARIO PER IL NUOVO DECENNIO” verrà lanciato il 25 novembre 2020 alle 18:00, l’appuntamento è live streaming online sul canale fb di Weigh Station. Weigh Station – la community dei creativi altoatesini – è infatti attiva tutti i mercoledì con l’iniziativa con “CHI C’È C’È! Mittwochs in der WS”. Per seguire la presentazione e conoscere le protagoniste e il progetto in tutte le sue parti è quindi sufficiente collegarsi alle ore 18:00.

Iscriviti al canale Telegram!  👉🏻  https://t.me/altoadigeinnovazione

Seguici su Facebook 👉🏻  https://www.facebook.com/altoadigeinnovazione

 Seguici su Linkedin 👉🏻  https://www.linkedin.com/company/alto-adige-innovazione/ 

 

Come da definizione, l’abbecedario è quel libro o supporto cartaceo che i più piccoli utilizzano per imparare a leggere, in cui si associa una lettera dell’alfabeto ad una parola di imparare (A come Ape, B come…); il nome quindi non è dunque casuale in quando siamo noi adulti che, come bambini, dobbiamo imparare costantemente nuove parole. Per quanto riguarda la forma, ”ABBECEDARIO PER IL NUOVO DECENNIO” è un progetto che funziona su due livelli diversi: da un posterzine cartacea, ovvero un poster che, una volta piegato, può essere sfogliato quasi come un magazine; e un account instagram che funge da contenitore per una serie di video dove è stato chiesto ai locals di scegliere una parola e raccontare davanti alla camera un aneddoto o una riflessione a riguardo, che spesso è parte dell’esperienza di vita e/o lavoro dell’intervistato. Vivendo in un territorio multilingue, una delle peculiarità di questi video e dell’intero progetto è l’incisione linguistica attraverso il diretto coinvolgimento degli abitanti di madrelingua Italiana, Tedesca (con i diversi dialetti) e Ladina.

Per quanto riguarda invece la parte più analogica del progetto, la posterzine contiene un saggio inedito di un linguista per analizzare la tematica su un piano scientifico e fornire nuovi spunti di riflessione, e una selezione di ritratti di chi ha preso parte al progetto con il qr code per visualizzare i contenuti digitali. Una volta aperta, la posterzine si trasforma nel vero e proprio abbecedario che da il nome al progetto: un poster illustrato per costruire, idealmente numero dopo numero, un nuovo abbecedario corale per questo nuovo decennio.

Il numero 2020/01 è, per forza di cose, dedicato al Covid-19 e all’utilizzo delle parole e del linguaggio durante questi mesi di emergenza sanitaria. In questo lungo periodo fatto di paure ed incertezze, che hanno sconvolto la nostra vita e reso speciali anche i gesti più semplici che davamo spesso per scontato, di parole ne sono state spese tante e forse talvolta anche troppe: dalle più tecniche –respiratore polmonare, mascherina FFP2–, a quelle più internazionali che riscuotono sempre molto successo nel nostro (bel) paese –smart working, task force–, fino ad arrivare a parole strappate da un’altra epoca e riportate alle luci della ribalta, come la cara vecchia movida. In questo primo numero oltre alle 3 ideatrici, hanno contribuito attivamente al progetto altri tre collaboratori: Alex Piovan (linguista), Oscar Diodoro (illustratore) e Daniele Alessi (composizione musicale).

Photo credits: Claudia Corrent

Ti potrebbe interessare