Economia Alto Adige, il pessimismo dei lavoratori dipendenti
«Gli imprenditori non prevedono un indebolimento congiunturale in Alto Adige, almeno non nel breve periodo; i lavoratori dipendenti invece sì: ciò appare con ancor più chiarezza nel focus settoriale d’autunno», afferma il Direttore dell’IPL Stefan Perini. In 5 settori economici su 7 l’indicatore principale che descrive le aspettative dei lavoratori dipendenti altoatesini in relazione al futuro sviluppo economico è in calo. Quanto correrà l’economia altoatesina nei prossimi 12 mesi? Nel focus settoriale del Barometro IPL Autunno 2019 i lavoratori dipendenti si mostrano tendenzialmente fiduciosi, soprattutto nell’edilizia. Al contrario, le aspettative nei 5 settori economici di agricoltura, attività manifatturiere, commercio, alberghiero e ristorazione e servizi privati mostrano leggeri segnali di rallentamento. Nel settore pubblico il clima di fiducia resta invariato.
Le assunzioni diminuiranno
In quasi tutti i settori i lavoratori dipendenti sono confrontati con un rischio piuttosto esiguo di perdere il proprio posto di lavoro (solo gli impiegati nel settore del commercio si distinguono a questo proposito). Secondo la percezione degli intervistati, la ricerca di un impiego equivalente continuerebbe a presentarsi poco problematica, sebbene tale impressione si differenzi chiaramente da settore a settore. Decisamente positive sarebbero le prospettive di cambiamento di posto di lavoro nel settore pubblico, in quello dei servizi privati e nel commercio – in misura minore anche nell’agricoltura. “Si può già parlare di un’inversione di tendenza nel settore manifatturiero, dell’edilizia e in quello alberghiero e della ristorazione – si tratta di un segnale che qui, nei prossimi mesi, l’assunzione di personale dovrebbe diminuire”, sottolinea il Direttore IPL Stefan Perini.
Aumenta l’età media dei lavoratori dipendenti
Nel terzo trimestre 2019 in Alto Adige c’erano esattamente 225.244 lavoratori dipendenti. Notevole l’aumento dei lavoratori più anziani rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: gli “over 50” sono cresciuti di +3.781 unità (+5,9%), mentre i lavoratori dipendenti giovani, sotto i 30 anni, di 1.289 (+2,7%). Negli ultimi 12 mesi i contratti a tempo determinato sono diminuiti di -2.259 unità (-3,1%). “Tuttavia, con un 30,9% totale sui contratti di lavoro, quelli a termine restano massicciamente presenti”, nota il ricercatore IPL Friedl Brancalion. Il calo deve essere ricondotto alle limitazioni e alle agevolazioni fiscali del “Decreto dignità”, e alla trasformazione dei contratti da tempo determinato a indeterminato in seguito all’andamento economico positivo degli anni 2017 e 2018. Oltre a ciò, come nota l’IPL, anche alla stabilizzazione di una parte del personale assunto a tempo determinato nel settore pubblico altoatesino. «Ad oggi la situazione sul mercato del lavoro è certamente buona – spiega il Presidente dell’IPL Dieter Mayr – ma in alcuni settori si può riconoscere un certo rallentamento che va osservato con attenzione. Gli obiettivi a breve termine: diminuire i contratti a tempo determinato e portare il fondo interprofessionale per la formazione sotto l’amministrazione autonoma della Provincia»