Petizione online «pro Malles»: 14mila mail a Kompatscher (che risponde)

Kompatscher contro una petizione online dall’Istituto Ambientale di Monaco. L’associazione bavarese, tramite il proprio sito, ha dato la possibilità di mandare una mail al Presidente della Provincia di Bolzano per chiedergli di schierarsi a «favore dei ribelli di Malles». Altrimenti si dicono pronti a boicottare l’Alto Adige come meta turistica. Essendo arrivate già 14mila mail, Kompatscher ha quindi voluto prendere posizione.

Ma qua occorre un rapido excursus. Nel settembre 2014 i residenti di Malles, comune della Val Venosta, hanno votato a grande maggioranza l’introduzione del divieto di pesticidi nelle coltivazioni. La proposta di referendum era venuta dal «Comitato per una Malles libera dai pesticidi». All’inizio il regolamento viene però respinto dal consiglio comunale guidato dal sindaco Ulrich Veith. L’otto aprile 2016, cambiato consiglio comunale ma non sindaco, al secondo tentativo il regolamento (seppur con vincoli non assoluti) viene approvato. Nel 2016, a maggio, il Tar decapita il referendum: non era ammissibile. Ma allo stesso tempo non tocca i vincoli: il regolamento è stato (con astuzia normativa) approvato senza fare nessun riferimento a quel referendum in odor di bocciatura.

Ecco il testo della nota della Provincia.

Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher definisce come «non corrispondenti al vero» i contenuti di una petizione online lanciata via mail dall’istituto ambientale di Monaco di Baviera riguardante un sostegno ai ribelli di Malles che hanno votato al referendum comunale contro l’uso dei pesticidi. Per il Landeshauptmann è sbagliato dare la responsabilità alla giunta per il fatto che il Comune di Malles non abbia potuto mantenere le proprie promesse che fin dall’inizio era chiaro non avrebbe potuto mantenere.

Un passo indietro: l’associazione bavarese Istituto ambientale di Monaco ha avviato nuovamente un’azione “a sostegno dei ribelli di Malles”. Con un clic, chi arriva sulla homepage dell’associazione può inviare una email al presidente con la quale lo si invita a schierarsi a favore di un paese di Malles libero dai pesticidi, minacciando di cancellare l’Alto Adige come destinazione turistica. Ad oggi di queste email ne sono state inviate 14.000. Il presidente Kompatscher ha scritto una lettera di risposta in cui sottolinea che fin dall’inizio i contorni giuridici erano chiari: in questa materia i Comuni non possono agire autonomamente e in contrasto con  le normative nazionali ed europee. Per cui il presidente respinge come “falsa” l’accusa secondo cui la Provincia sia nelle condizioni di poter togliere al Comune la competenza relativa al divieto di uso dei pesticidi approvato con il referendum comunale.

L’immagine del piccolo David che combatte con il gigante Golia porta quasi automaticamente a solidarizzare, e in effetti, secondo Kompatscher, «chi ha spedito la email non ha alcuna colpa se non un pizzico di superficialità». Il Landeshauptmann, rispondendo agli autori della petizione, ha ricordato l’impegno della Provincia in favore dell’ambiente e di una agricoltura amica della natura.«In Alto Adige – ha scritto Arno Kompatscher – da decenni portiamo avanti una politica che mira a proteggere l’ambiente e a produrre alimenti di alta qualità, e siamo stati tra i primi a puntare sul biologico. Circa una mela biologica su due prodotta in Europa viene dalla nostra terra. La Provincia – ha inoltre ricordato Kompatscher – stanzia in favore dell’agricoltura biologica 9 milioni di euro». Concludendo la propria lettera, infine, il presidente altoatesino ha ricordato che il 22 marzo scorso si è fatto promotore nel Comitato delle Regioni di una proposta riguardante le politiche alimentari sostenibili.

 

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