Pini, chiome rosse in Val Venosta
Il Servizio forestale ha in programma un’oculata azione di monitoraggio ed analisi del fenomeno dell’arrossamento delle chiome dei pini sul versante esposto al sole della Val Venosta, tra Naturno e Silandro. La fenomenologia è evidente in quest’area dove negli ultimi due anni si sono verificati prolungati periodi di siccità. Tale casistica va ad accelerare un processo di evoluzione naturale verso formazioni forestali di latifoglie, più stabili. A questo si aggiungono i successivi attacchi di coleotteri scolitidi e fungini e l’infestazione da processionaria. Particolarmente colpite sono le pinete a pino nero originatesi da rimboschimenti effettuati soprattutto negli anni 1951-1965.
Il Servizio forestale grazie a un nuovo pacchetto di misure, tarate a seconda della dislocazione delle aree di intervento e del livello di interessamento, andrà ad accelerare ulteriormente il processo di trasformazione naturale e quello già avviato dalla Forestale. L’Ispettorato di Silandro, infatti, è già in campo dagli anni ’80 con un programma di conversione di 10 ettari all’anno di foresta di pino nero a bosco di latifoglie per un investimento medio di 150mila euro.