Pisa, il 18 marzo si inaugura la minimetro Leitner
Ormai il conto alla rovescia è partito: sabato 18 marzo Pisa avrà la sua minimetro che collegherà la stazione centrale all’aeroporto. Per l’occasione al primo viaggio parteciperanno il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il presidente della regione Toscana. Ma il «Pisamover», così è stata ribattezzata la navetta, parla anche e soprattutto altoatesino: è uno dei tanti successi che costellano l’Italia e il mondo del gruppo Leitner Ropeways. Una distanza di 1,7 km che si potrà ora percorrere velocemente, a 40km orari. Si sposteranno fino a 2mila persone l’ora. Per capire quanto il gruppo Leitner sia leader nel settore degli impianti di trasporto, e non solo a fune, basta andare a vedere la news nella quale vi avevamo parlato della minimetro in costruzione a Pisa. Là, giusto per fare un esempio, vi avevamo raccontato anche la metro di Miami, sempre del gruppo Leitner, che collega i due terminal dell’esteso aeroporto internazionale.
Ma, solo ripercorrendo gli ultimi mesi, Leitner significa impianti a fune in Svezia e Norvegia, la più grande cabinovia dell’arco alpino sullo Stubai in Svizzera, altri impianti a Berlino e Città del Messico. Sullo Stubai, per citarne uno, la cabinovia trifune si compone di due sezioni collegate tra di esse, che consentono al viaggiatore di raggiungere dalla stazione a valle posta a 1697 metri, in fondo alla valle dello Stubai, in soli 12 minuti e rimanendo comodamente seduto in cabina, la stazione a monte a quota 2.885 metri, nel cuore del più grande ghiacciaio austriaco. Ora tocca a Pisa: un altro tassello del mosaico Leitner.
Il cuore però batte in Alto Adige: la notizia che lo conferma è di poche settimane fa. Leitner ha raggiunto infatti l’accordo con la Provincia di Bolzano per ampliare lo stabilimento di Vipiteno. In questo modo si prevede l’assunzione di altre 100 persone. Siamo un gruppo internazionale, ma la nostra sede rimane in Alto Adige – ha detto Anton Seeber, Ad e presidente del gruppo – vogliamo crescere e contribuire allo sviluppo economico e sociale del territorio, e senza questi ulteriori investimenti il sito non sarebbe più concorrenziale».