Val d'Ultimo, al via i lavori di restyling del Ponte Eschenlohe
Restyling in vista per il ponte Eschenlohe, il più lungo della Val d’Ultimo. La Ripartizione infrastrutture ha consegnato i lavori di riqualificazione al consorzio Strabag, che si occuperà di una serie di interventi mirati: risanamento e rafforzamento delle fondazioni, delle strutture portanti e dei parapetti, un nuovo marciapiede di servizio largo 90 centimetri su entrambi i lati della carreggiata e il rinnovo completo della soletta della pavimentazione. “L’intervento complessivo è destinato a raggiungere un livello di sicurezza ed una vita nominale pari ad un ponte di nuova progettazione”, precisa l’assessore provinciale Alfreider.
L’arco del ponte, che passa sopra al rio Fratta, ha una luce considerevole di 95 metri e sostiene undici doppi pilastri, mentre tre pilastri sono fondati direttamente sulla roccia. La nuova struttura che poggia su questi pilastri avrà una sezione trasversale di 10,80 metri. A guidare progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza saranno l’ingegnere Mario Valdemarin, l’ingegnere Dieter Schölzhorn, il team di ingegneria Bergmeister, il Plan Team ed EUT Engineering. Il costo complessivo stimato per il progetto è di circa 7,75 milioni di euro. La data di fine lavori prevista è l’autunno 2024.
Il ponte
Con una lunghezza di quasi 160 metri, il ponte Eschenlohe, non è solo il ponte più lungo della Val d’Ultimo ma anche il secondo ponte più grande sulle strade provinciali dell’Alto Adige, dopo quello di Aldino. Il ponte Eschenlohe è stato costruito tra il 1962 e il 1965. “Gli anni hanno lasciato il segno sulla struttura e per questo motivo il ponte verrà completamente risanato e stabilizzato per garantire maggiore sicurezza agli utenti della strada”, afferma l’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider. “I cicli di gelo-disgelo tipici della nostra regione, combinati con il sale invernale per disgelo stradale e i danni prodotti dai cloruri, rendono necessario un lavoro di risanamento a causa del cattivo stato di conservazione della struttura”, ha detto Augustin Hueber, responsabile del procedimento, rimarcando l’utilità e l’importanza degli interventi.